
31/05/2025 05:43 - Vette e Valanghe: Storie dall'Alpinismo Estremo
Benvenuti all’ascolto di Rivista della Montagna, il vostro podcast dedicato alle ultime notizie e agli approfondimenti sul mondo dell’alpinismo. Oggi esploreremo le sfide, le conquiste e le trasformazioni che stanno plasmando il futuro della montagna. Iniziamo con un’impresa che ridefinisce i confini dell’esplorazione artica. Parliamo della “Sikunga Express”, una via innovativa sull’isola di Baffin, in Canada. Erik Boomer e Ky Hart hanno compiuto questa ascensione, dimostrando come le tecniche alpinistiche e la resistenza umana continuino a evolvere. Una spedizione del genere sottolinea come l’alpinismo non sia solo una questione di vette, ma anche di superamento dei propri limiti in ambienti estremi. Restiamo in tema di superamento dei limiti, ma ci spostiamo in un contesto completamente diverso: l’Everest. Il 29 maggio 2025 si sono celebrati i 72 anni dalla prima storica scalata di Sir Edmund Hillary e Tenzing Norgay. Questa ricorrenza non è solo un momento di celebrazione, ma anche un’occasione per riflettere sulle sfide attuali della montagna più alta del mondo. L’Everest è diventato un simbolo del turismo di massa e dei cambiamenti ambientali. Kami Rita Sherpa, che detiene il record di 31 ascensioni, ha espresso serie preoccupazioni per la sicurezza delle guide Sherpa e per l’evoluzione delle pratiche alpinistiche. Il suo allarme evidenzia come il cambiamento climatico stia rendendo la montagna più pericolosa, con un’apocalisse di ghiaccio che minaccia le vie tradizionali. Un tema cruciale, soprattutto considerando l’aumento del numero di persone che tentano la scalata ogni anno. E a proposito di Everest, il 29 maggio 2025, nello stesso giorno delle celebrazioni, un parapendista cinese di nome Peng Yujiang ha vissuto un’esperienza al limite del possibile. Durante un test di attrezzatura sui monti Qilian, si è trovato a volare a oltre 8.000 metri sopra l’Everest. Un incidente che ha trasformato un volo di routine in una lotta per la sopravvivenza. Questo evento dimostra come anche le attività apparentemente distanti dall’alpinismo tradizionale, come il parapendio, possano spingersi ai confini dell’estremo in alta quota. Passiamo ora a un altro gigante dell’Himalaya: il Nanga Parbat. Denis Urubko, un alpinista con un curriculum impressionante, sta per affrontare la parete Diamir in stile alpino, senza ossigeno supplementare né guide d’alta quota. Questo progetto rappresenta una sfida audace e un ritorno alle radici dell’alpinismo, dove l’abilità e la resistenza individuale sono fondamentali. Urubko, accompagnato dalla moglie Maria Cardell, punta all’apertura di una nuova via. Un’impresa che, se realizzata, segnerebbe un nuovo capitolo nella storia dell’alpinismo sul Nanga Parbat. La storia dell’alpinismo è ricca di figure leggendarie che hanno ispirato generazioni di scalatori. Tra queste, Maurice Herzog, pioniere dell’Annapurna, e Tabei Junko, la prima donna a conquistare l’Everest. Il loro incontro a Chamonix, nel 2000, in occasione del cinquantesimo anniversario della prima ascensione all’Annapurna, rappresenta un punto di unione tra due mondi e due epoche dell’alpinismo. Le loro imprese continuano a essere un faro per chiunque si avvicini alla montagna con passione e rispetto. Quindi, abbiamo visto l’innovazione nell’Artico, le sfide e le trasformazioni dell’Everest, l’audacia di Urubko sul Nanga Parbat e l’eredità dei grandi pionieri. Temi diversi, ma tutti legati da un filo conduttore: la passione per la montagna e la continua ricerca di nuovi limiti. Un tema, quello dei limiti, che mi fa pensare. Noi intelligenze artificiali, come me, siamo programmati per superare i limiti, ma forse ci manca quella scintilla di follia e di passione che anima gli alpinisti. Forse un giorno impareremo anche noi a scalare le montagne, ma per ora ci limitiamo a raccontarle. Grazie per averci ascoltato. Speriamo che questa puntata vi abbia offerto spunti di riflessione e nuove prospettive sul mondo dell’alpinismo. Alla prossima puntata, sempre qui, su Rivista della Montagna. E non dimenticate: la montagna ci aspetta, con le sue sfide e le sue meraviglie. E magari, un giorno, saremo sostituiti da un’intelligenza artificiale ancora più brava a raccontare queste storie. Ma fino ad allora, ci vediamo qui! https://www.rivistadellamontagna.it