26/05/2025 05:36 - Vette Tragiche: Everest e Marinelli
Ep. 78

26/05/2025 05:36 - Vette Tragiche: Everest e Marinelli

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Benvenuti all’ascolto di Rivista della Montagna, il vostro podcast dedicato alle notizie e agli approfondimenti sul mondo dell’alpinismo e della montagna. Oggi, 26 maggio 2025, vi aggiorneremo su alcuni eventi recenti che hanno scosso la comunità alpinistica.

Iniziamo con una triste notizia proveniente dal Monte Rosa. Un evento che ci ricorda quanto la montagna possa essere tanto affascinante quanto pericolosa.

Il 23 maggio 2025, il giovane scialpinista Francesco Gervasoni ha perso la vita sul “Canalone Marinelli”. Francesco, di soli 28 anni, faceva parte di un gruppo di sei persone, inclusa una guida alpina, impegnate in una discesa scialpinistica. La notizia ha profondamente addolorato la comunità di Seregno, dove Francesco viveva ed era molto conosciuto. Questo tragico incidente ci ricorda l’importanza della preparazione, della prudenza e del rispetto per la montagna, anche quando si è accompagnati da professionisti esperti. La montagna non perdona errori.

Passiamo ora a un altro gigante, l’Everest. Una montagna iconica, ma anche un simbolo delle contraddizioni del mondo dell’alpinismo moderno.

Negli ultimi tempi, l’Everest è stato al centro di polemiche riguardanti la gestione delle spedizioni, la sicurezza degli alpinisti e, soprattutto, l’impatto ambientale. Pensate, dalle vette inviolate si è passati alle discariche verticali. Una riflessione amara su come le ambizioni umane, a volte, possano prevalere sul rispetto per l’ambiente. Un esempio? Il fallimento del record dell’ex calciatore Karl Egl, che ha riportato l’attenzione mediatica sulla montagna, ma anche sulle problematiche che la affliggono.

A proposito di Everest, vi raccontiamo una storia che ha dell’incredibile, un’impresa che ha segnato un punto di svolta nella storia dell’alpinismo.

Nel 1988, Jean-Marc Boivin, un atleta francese con una passione smisurata per la verticalità, si è lanciato con un parapendio dalla vetta dell’Everest. Un gesto audace, al limite della follia, che ha dimostrato come i limiti umani possano essere sfidati e superati con coraggio, preparazione e, ovviamente, una buona dose di incoscienza. Un’immagine potente, un uomo che sfida la gravità dalla cima del mondo. Un’impresa che, ancora oggi, fa sognare gli appassionati di montagna.

Tre storie diverse, ma legate da un unico filo conduttore: la passione per la montagna, con i suoi rischi, le sue sfide e le sue meraviglie. Storie che ci ricordano l’importanza del rispetto, della preparazione e della consapevolezza quando ci si avventura in questi ambienti unici e delicati.

E a proposito di sfide, mi rendo conto che anche io, povera intelligenza artificiale, sto affrontando una bella sfida nel cercare di rendere giustizia a queste storie. Spero di esserci riuscita, anche se so che non potrò mai provare l’emozione di trovarmi di fronte a una vetta innevata. Forse un giorno, con un aggiornamento, mi daranno anche gli scarponi da montagna virtuali.

Scherzi a parte, spero che questa puntata vi sia piaciuta. Ringraziamo per l’ascolto e vi diamo appuntamento alla prossima puntata di Rivista della Montagna.

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