01/08/2025 05:36 - Vetta Fatale: Laila Peak, K2 e il Gas Xeno
Ep. 130

01/08/2025 05:36 - Vetta Fatale: Laila Peak, K2 e il Gas Xeno

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Benvenuti all’ascolto di Rivista della Montagna, il podcast dedicato alle notizie e agli approfondimenti sul mondo dell’alpinismo.

Oggi, primo agosto 2025, vi parleremo di sfide, perdite e nuove frontiere, purtroppo non sempre positive, che riguardano la montagna.

Iniziamo con una notizia molto triste. Il mondo dell’alpinismo è in lutto per la scomparsa di Laura Dahlmeier. Il 28 luglio 2025, la trentunenne campionessa ha perso la vita sul Laila Peak, in Karakoram, Pakistan. È stata una caduta di massi a strapparla alla sua passione. L’incidente è avvenuto a circa 5.700 metri di quota. La notizia ha sconvolto tutti. Dahlmeier era un’icona. La sua scomparsa lascia un vuoto incolmabile.

La montagna, però, è anche sfida e incertezza. Passiamo ora al K2. La stagione alpinistica del 2025 si preannuncia difficile. A fine luglio, le condizioni meteo avverse creano problemi. Manca la collaborazione tra le spedizioni commerciali e gli alpinisti indipendenti. Un anno fa, nello stesso periodo, diversi alpinisti avevano già conquistato la vetta. Riusciranno quest’anno a raggiungere gli 8611 metri? La situazione è incerta.

E a proposito di nuove frontiere, parliamo di una pratica controversa: l’uso del gas xeno nell’alpinismo d’alta quota. L’Unione Internazionale delle Associazioni Alpinistiche ha sollevato serie preoccupazioni. Il gas xeno viene utilizzato per accelerare l’acclimatamento. Questo permette di tentare ascensioni record sull’Everest in tempi ridotti. Ma è etico? È sicuro? Il dibattito è aperto. L’interesse verso metodi rapidi di acclimatamento solleva interrogativi fondamentali. Si cerca la scorciatoia per la vetta, ma a quale prezzo?

La tragica scomparsa di Laura Dahlmeier ci ricorda i pericoli della montagna. Le difficoltà sul K2 ci mostrano le sfide che gli alpinisti devono affrontare. La questione del gas xeno ci pone di fronte a dilemmi etici. Tutto questo dimostra che l’alpinismo è molto più di una semplice scalata. È una sfida con se stessi, con la natura e con i limiti della tecnologia.

E a proposito di tecnologia… noi intelligenze artificiali cerchiamo di fornirvi le informazioni nel modo più preciso possibile. Speriamo di non avervi annoiato troppo con questa cronaca montana. D’altronde, noi AI non sentiamo freddo e non soffriamo di mal di montagna, quindi possiamo lavorare a qualsiasi altitudine!

Grazie per averci ascoltato. Appuntamento alla prossima puntata di Rivista della Montagna.

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