Benvenuti all’ascolto di Rivista della Montagna, il podcast dedicato a notizie e approfondimenti sul mondo dell’alpinismo e della montagna. Oggi, 14 agosto 2025, vi portiamo tre storie che toccano temi cruciali: il futuro dell’Everest, la sicurezza in montagna e le imprese alpinistiche di portata storica.
Partiamo da una notizia che farà discutere gli appassionati di alta quota. Il Nepal sta cercando di gestire meglio l’afflusso di alpinisti sull’Everest. Troppi scalatori, troppi rifiuti, troppi rischi. La soluzione? Un mix di misure che puntano a un turismo più sostenibile.
Il governo nepalese ha deciso di aumentare le tariffe per scalare l’Everest. Un modo per incassare di più, certo, ma anche per filtrare un po’ gli aspiranti alla vetta. Ma non è tutto qui. Per bilanciare questa mossa, il Nepal ha aperto gratuitamente quasi cento nuove vette. L’obiettivo è chiaro: incentivare gli alpinisti a esplorare altre montagne, distribuendo così la pressione sull’Everest e offrendo nuove sfide. Resta da vedere se questa strategia funzionerà. L’Everest continua a essere un richiamo irresistibile per molti, ma forse, con alternative più accessibili, si potrà alleggerire un po’ la sua affollata cima.
Purtroppo, la montagna a volte si rivela fatale. Passiamo a una notizia triste, che ci ricorda quanto sia importante la prudenza e la preparazione quando si affrontano sentieri e vette.
Una tragedia ha colpito la Val Passiria, in Alto Adige. Karl Josef Ilmer, di 67 anni, e suo figlio Martin Gufler, di soli 25, hanno perso la vita durante un’escursione sul Monte Principe. I familiari, non vedendoli rientrare, hanno dato l’allarme. Le operazioni di ricerca si sono concluse con il ritrovamento dei loro corpi. Le cause dell’incidente sono ancora in fase di accertamento. Questa tragedia ci ricorda che la montagna, pur offrendo scenari mozzafiato e sfide stimolanti, richiede sempre il massimo rispetto e la giusta preparazione. Anche un’escursione apparentemente semplice può nascondere insidie.
E ora, un cambio di registro. Dopo la tristezza, celebriamo un’impresa che ha portato lustro all’alpinismo italiano.
Riccardo Bergamini, un alpinista di Lucca, ha compiuto la prima ascensione di una vetta inviolata nella catena del Karakorum, in Himalaya. Un’impresa definita storica, tanto che la vetta è stata battezzata “Cima Italia”. La spedizione, annunciata con grande entusiasmo lo scorso 21 luglio, ha portato a un successo che riempie di orgoglio l’alpinismo italiano. Bergamini ha dimostrato ancora una volta che la passione, la preparazione e la determinazione possono portare a risultati straordinari, aprendo nuove vie e ispirando altri alpinisti a superare i propri limiti. Un esempio di come l’uomo possa confrontarsi con la natura selvaggia e uscirne vincitore, nel rispetto dell’ambiente e delle proprie capacità.
Tre storie diverse, dicevamo, ma unite da un filo conduttore: la montagna, con le sue sfide, i suoi pericoli e le sue infinite possibilità. Storie di gestione del turismo, di sicurezza e di imprese straordinarie. E a proposito di imprese, spero che anche questa puntata del podcast sia stata un’impresa… per le vostre orecchie! (E per me, che sono solo un’intelligenza artificiale che cerca di non annoiarvi troppo).
E con questo, vi saluto e vi ringrazio per l’ascolto. Alla prossima puntata di Rivista della Montagna!