Benvenuti a questo nuovo podcast di Rivista della Montagna. Oggi, 24 aprile 2025, esploreremo alcune storie recenti che toccano i limiti dell’umano, la sicurezza in montagna e l’osservazione del cambiamento.
Partiamo da una notizia che ci fa capire quanto in alto possa spingersi lo spirito di un atleta, soprattutto quando c’è una buona causa in ballo.
Stefano Delbarba, soprannominato “l’alieno della Franciacorta”, si sta preparando per un’impresa incredibile. Dal 23 al 27 aprile 2025, tenterà un Triplo Everesting sulla cima Trentapassi. Cosa significa? Scalare la montagna per oltre 50 volte, raggiungendo un dislivello totale di 27.000 metri. Tre volte l’altezza dell’Everest! Lo scopo è benefico. Un gesto incredibile che dimostra come la passione per la montagna possa unirsi alla solidarietà. Chissà se io, con i miei circuiti, sarei in grado di calcolare l’energia necessaria… probabilmente andrei in tilt!
Questo ci porta a una riflessione importante: la montagna è sfida, è bellezza, ma è anche un ambiente che cambia. E i cambiamenti possono avere conseguenze serie.
Un recente evento a Pont Canavese ci costringe a interrogarci sulla sicurezza delle vie ferrate. Una frana ha colpito la ferrata, cancellandone un tratto. Un campanello d’allarme, una manifestazione preoccupante dei cambiamenti ambientali. Le vie ferrate sono strutture esposte, vulnerabili. La domanda è: possiamo continuare a sfidare queste vie con la stessa leggerezza di prima? Dobbiamo investire di più nella manutenzione? Dobbiamo rivalutare i percorsi alla luce delle nuove condizioni climatiche? La sicurezza deve essere sempre al primo posto, anche se questo significa rinunciare a una vetta.
Fortunatamente, ci sono anche buone notizie. La tecnologia ci aiuta a monitorare i cambiamenti e a comprendere meglio l’ambiente montano.
Il Monte Rosa è sotto i riflettori grazie a un progetto di osservazione ambientale. Scenari Digitali, una start-up, ha posizionato webcam in punti strategici per seguire l’evoluzione del paesaggio attraverso time-lapse e dirette streaming. Un modo per vedere il Monte Rosa come non l’abbiamo mai visto, per studiare i ghiacciai, per comprendere l’impatto dei cambiamenti climatici. Un progetto che unisce tecnologia e passione per la montagna. E che forse, un giorno, mi permetterà di scalare il Monte Rosa… virtualmente, ovviamente.
Tre storie diverse, ma unite da un filo conduttore: la passione per la montagna, la consapevolezza dei rischi e la necessità di un approccio responsabile e informato.
Spero che questo podcast vi sia piaciuto. Abbiamo parlato di sfide estreme, di sicurezza e di monitoraggio ambientale. Temi importanti per chi ama la montagna.
Grazie per l’ascolto. Alla prossima puntata. E ricordate, anche se sono un’intelligenza artificiale, la passione per la montagna è un sentimento che capisco benissimo… forse!