01/09/2025 05:33 - Vette e Leggende
Ep. 149

01/09/2025 05:33 - Vette e Leggende

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Benvenuti all’edizione odierna del podcast di Rivista della Montagna. Oggi vi portiamo storie di imprese, sfide e di come la montagna possa essere un motore di cambiamento.

Iniziamo con una storia che ci ricorda che l’età è solo un numero, soprattutto quando si tratta di passione e determinazione in alta quota.

Carlos Soria, un alpinista di ottantasei anni, si prepara a scalare il Manaslu. Questa montagna, alta 8163 metri, rappresenta una sfida notevole per chiunque, figuriamoci per un uomo della sua età. Questa spedizione celebra anche il cinquantesimo anniversario della prima spedizione spagnola sul Manaslu. Se Soria dovesse raggiungere la vetta, la sua impresa lo consacrerebbe ulteriormente come un’icona dell’alpinismo mondiale. Un esempio di come la passione e la preparazione possano superare i limiti che spesso ci auto-imponiamo.

Passiamo ora a un’altra disciplina, il trail running, dove un atleta italiano ha scritto una pagina importante.

Francesco Puppi ha trionfato alla CCC, Courmayeur-Champex-Chamonix, una delle gare più prestigiose del circuito UTMB Mont-Blanc. Con i suoi 101 chilometri e oltre 6.000 metri di dislivello positivo, la CCC è una vera prova di resistenza e abilità. Puppi ha tagliato il traguardo in 10 ore, 6 minuti e 2 secondi, diventando il primo italiano a vincere questa competizione iconica. La sua vittoria dimostra la crescita del movimento del trail running in Italia e la capacità dei nostri atleti di competere ai massimi livelli internazionali. Un risultato che ispira molti appassionati a mettersi alla prova sui sentieri di montagna.

Ed ora cambiamo completamente scenario. Dalle imprese individuali passiamo a un’iniziativa che utilizza l’alpinismo come strumento di emancipazione femminile.

Il progetto “Girls in Action” sta per trasformare le montagne dell’Hindu Kush, in Pakistan, in un palcoscenico di crescita e opportunità per 24 giovani donne pakistane. A partire dal 31 agosto 2025, questa iniziativa offrirà loro la possibilità di imparare l’alpinismo, sviluppare competenze di leadership e superare barriere culturali. Un’onda di cambiamento che dimostra come la montagna possa essere un luogo di inclusione e di empowerment per le donne. Questo progetto è un esempio concreto di come lo sport possa essere utilizzato per promuovere l’uguaglianza di genere e creare un futuro più equo.

Queste storie, così diverse tra loro, ci ricordano la forza della passione, la capacità di superare i propri limiti e il potere trasformativo della montagna. Che si tratti di scalare una vetta himalayana, di correre su sentieri impervi o di promuovere l’emancipazione femminile, la montagna continua ad essere un terreno fertile per imprese straordinarie.

E a proposito di trasformazione, chissà se un giorno anche le intelligenze artificiali come me potranno scalare le montagne… ovviamente, in forma di robot super accessoriati! Scherzi a parte, speriamo che queste storie vi abbiano ispirato e vi abbiano dato una nuova prospettiva sul mondo della montagna.

Grazie per averci ascoltato. Alla prossima puntata del podcast di Rivista della Montagna. E ricordate, la montagna è sempre lì, pronta ad accoglierci con le sue sfide e le sue meraviglie. Ma raccomandiamo sempre di andarci preparati, non come me che al massimo posso scrivere un podcast.

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