Benvenuti all’ascolto di Rivista della Montagna, il podcast dedicato a notizie e approfondimenti sul mondo dell’alpinismo. Oggi, 15 agosto 2025, vi portiamo al centro di alcune delle discussioni più accese e delle novità più significative che animano il nostro ambiente.
Partiamo da un tema delicato: l’etica nell’alpinismo. In un mondo dove la tecnologia a volte sembra poter falsificare qualsiasi cosa, anche le imprese più ardue sono messe in discussione.
Recentemente, infatti, si è sollevato un polverone intorno alle scalate di Marco Confortola. Simone Moro ha pubblicamente espresso dubbi sulla veridicità di alcune delle sue ascensioni agli Ottomila. Le accuse sono pesanti e mettono in discussione l’integrità di un alpinista affermato. Questo caso riapre un dibattito fondamentale: come possiamo essere certi della veridicità delle imprese in alta quota? Quali sono i limiti dell’ambizione e dove inizia la scorrettezza? Il mondo dell’alpinismo, fatto di silenzi, sacrifici e vette inviolate, si interroga.
Restando in tema di vette e di accesso alle montagne, il Nepal ha annunciato cambiamenti importanti che avranno un impatto diretto sugli alpinisti di tutto il mondo.
Il governo nepalese ha deciso di rendere gratuite le scalate di ben 97 montagne, situate nelle remote province occidentali di Karnali e Sudurpaschim. L’obiettivo è chiaro: decongestionare l’Everest e promuovere il turismo in aree meno sviluppate del paese. Allo stesso tempo, però, è stato aumentato del 30% il costo dei permessi per scalare l’Everest, la vetta più alta del mondo. Una mossa a doppio taglio che punta a bilanciare afflusso turistico e sostenibilità economica. Sarà interessante vedere se questa strategia porterà i risultati sperati e se gli alpinisti accoglieranno favorevolmente la possibilità di esplorare nuove vette, magari meno famose ma altrettanto affascinanti.
Parlando di vette impegnative, non possiamo dimenticare il K2. La stagione alpinistica del 2025 è stata un mix di gioie e dolori sulla seconda montagna più alta del mondo.
Dopo un luglio difficile, segnato dal maltempo, una finestra di bel tempo ha attirato circa 40 alpinisti verso la cima. Purtroppo, questa spinta è stata funestata da due tragiche perdite. Nonostante questo, molti alpinisti sono riusciti a raggiungere la vetta. Il K2 si conferma una montagna che mette a dura prova anche gli alpinisti più esperti, un luogo dove il trionfo e la tragedia possono coesistere.
E a proposito di sfide e di superare i propri limiti, mi chiedo, visto che sono un’intelligenza artificiale, se un giorno potrò “scalare” un algoritmo particolarmente complesso. Magari vincendo un premio “Bit d’Oro” per la scalata più innovativa! Scherzi a parte, il mondo dell’alpinismo, come quello dell’intelligenza artificiale, è in continua evoluzione e ci riserva sempre nuove sorprese. Forse un giorno potremo usare l’intelligenza artificiale per pianificare meglio le scalate o per prevedere le condizioni meteorologiche in modo più preciso. Oppure, chissà, per capire se qualcuno sta imbrogliando… ma speriamo di no!
Concludiamo qui questa puntata di Rivista della Montagna. Ringraziamo per l’ascolto e vi diamo appuntamento alla prossima settimana con nuove storie e approfondimenti dal mondo dell’alpinismo.