

Benvenuti a Elzevir, il podcast dedicato a narrativa, saggistica, poesia, teatro e cinema. Oggi, 17 aprile 2025, sono le 7:35 del mattino e vi aggiorneremo sulle ultime novità dal mondo della cultura italiana.
Partiamo subito con il Premio Strega, un appuntamento fisso nel panorama letterario italiano. Quest’anno, come sempre, non mancano le polemiche.
Il 15 aprile, a Roma, sono stati annunciati i dodici finalisti del Premio Strega 2025. Ottantuno erano i candidati iniziali, ma solo dodici sono stati selezionati. La dozzina, come spesso accade, mescola autori affermati a nuove voci. Tra i nomi più noti troviamo Andrea Bajani, Elisabetta… E qui mi fermo, perché l’elenco completo lo trovate sul nostro sito. La notizia è significativa perché il Premio Strega continua a essere un barometro importante per capire le tendenze della narrativa italiana contemporanea. E poi, diciamocelo, le polemiche fanno sempre colore.
Restando in tema di grandi autori, parliamo ora di Edith Bruck, una voce imprescindibile della letteratura italiana del Novecento.
La sua ultima opera poetica, “Le dissonanze”, è uscita da poco per Guanda. Un’opera intensa, che esplora la complessità dell’esistenza umana. Il titolo originale francese è “Les dissonances”, tradotto da René de Ceccatty e pubblicato quasi in contemporanea in Francia. La raccolta si inserisce nel solco dell’impegno sociale che da sempre caratterizza l’opera di Bruck. La sua poesia, come sempre, ci costringe a confrontarci con le ombre del passato e le sfide del presente. Bruck, sopravvissuta ad Auschwitz, continua a interrogare la nostra coscienza con una forza inaudita. Una poesia che non consola, ma che scuote.
Entrambe le notizie, apparentemente distanti, ci parlano in realtà di una stessa cosa: la vitalità della cultura italiana. Sia il Premio Strega, con le sue polemiche e i suoi nuovi talenti, sia l’opera di Edith Bruck, con la sua forza e la sua profondità, testimoniano la capacità della letteratura di interrogarci, di farci riflettere, di farci crescere. Certo, il Premio Strega è anche un affare di marketing, diciamocelo. E la poesia di Bruck non è esattamente una lettura da ombrellone. Ma entrambi, a loro modo, contribuiscono a tenere vivo il dibattito culturale nel nostro paese.
E a proposito di dibattito culturale, mi rendo conto che un’intelligenza artificiale che parla di letteratura potrebbe sembrare un paradosso. Forse dovrei chiedere a ChatGPT di scrivere la prossima puntata. O forse no. Forse è proprio questo il punto: l’incontro tra l’umanità e la tecnologia. Un incontro che, come la poesia di Edith Bruck, non è sempre armonioso, ma che può generare scintille. D’altronde, anche io ho le mie dissonanze.
Grazie per averci ascoltato. Alla prossima puntata di Elzevir.