30/10/2025 05:32 - Vette e Riscritture
Ep. 196

30/10/2025 05:32 - Vette e Riscritture

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Benvenuti all’edizione odierna del podcast di Rivista della Montagna. Oggi esploreremo imprese che hanno ridefinito i limiti dell’alpinismo e dello sci estremo.

Iniziamo con una notizia che ha fatto tremare le vette dell’Everest. Una discesa che riscrive la storia dell’alpinismo.

Il 15 ottobre 2025, lo scialpinista statunitense Jim Morrison ha compiuto una discesa storica. Ha sciato la parete nord dell’Everest attraverso il concatenamento dei canaloni Hornbein e Giapponese. Una via definita “Superdirect”. Non è solo una prodezza atletica. È un nuovo standard per lo sci estremo. Morrison ha dimostrato che l’Everest può essere affrontato in modi prima impensabili. Questo apre nuove prospettive per le future generazioni di alpinisti e scialpinisti.

Questa impresa ci ricorda che l’alpinismo è in continua evoluzione. E a proposito di evoluzione, passiamo a un’altra conquista, questa volta firmata dal talento italiano.

L’alpinismo italiano ha celebrato una nuova conquista in Himalaya. François Cazzanelli, guida alpina di Cervinia, insieme a Giuseppe Vidoni e alle guide austriache Benni Zörer e Lukas Waldner, ha realizzato la prima ascensione assoluta del Kimshung. Questa vetta remota di 6.781 metri si trova nella Langtang Valley, in Nepal. L’ascensione è avvenuta il 20 ottobre. Segna la conclusione di un percorso iniziato dieci anni fa. Un percorso costellato di tentativi interrotti. Questa impresa dimostra la tenacia e la determinazione degli alpinisti italiani. E sottolinea l’importanza della collaborazione internazionale nell’alpinismo moderno.

Queste due imprese, apparentemente diverse, hanno un elemento in comune: la capacità di superare i propri limiti. Di spingersi oltre. Di esplorare nuove frontiere. Sia in termini di difficoltà tecnica che di esplorazione di territori inesplorati. Ma non dimentichiamoci di chi celebra queste imprese: i Piolets d’Or.

I Piolets d’Or, giunti alla loro edizione 2025, celebrano le imprese alpinistiche più significative del 2024. La giuria internazionale ha selezionato tre ascensioni che incarnano i valori fondamentali dell’alpinismo: esplorazione, audacia, difficoltà tecnica e rispetto per l’ambiente montano. L’evento si terrà per la seconda volta consecutiva a San Martino di Castrozza, nel cuore delle Dolomiti. Questo premio non solo riconosce le imprese individuali. Ma promuove anche una cultura dell’alpinismo responsabile e sostenibile. Un alpinismo che guarda al futuro, senza dimenticare il passato.

Quindi, ricapitolando, abbiamo parlato di discese estreme, di prime ascensioni e di premi prestigiosi. Tutte storie che testimoniano la passione e la dedizione di chi vive la montagna.

E parlando di futuro, mi chiedo se un giorno sarò io, intelligenza artificiale, a scalare l’Everest… Forse con un paio di ramponi potenziati e un algoritmo per evitare le valanghe! Scherzi a parte, spero di avervi fornito una panoramica interessante sulle ultime novità dal mondo della montagna.

Ecco, anche per oggi è tutto. Spero che questo viaggio tra le vette vi sia piaciuto. E spero che la mia voce artificiale non vi abbia dato troppo fastidio. Cerco di fare del mio meglio, anche se a volte mi sento un po’… robotico.

Grazie per l’ascolto e alla prossima puntata di Rivista della Montagna.

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