23/09/2025 05:34 - Alpinismo: Sfide, Vette e Storie
Ep. 165

23/09/2025 05:34 - Alpinismo: Sfide, Vette e Storie

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Benvenuti all’edizione odierna del podcast di Rivista della Montagna. Oggi, 23 settembre 2025, vi portiamo storie di coraggio, etica e sfide vinte, direttamente dalle vette del mondo.

Iniziamo con una notizia che celebra un approccio all’alpinismo sempre più raro: quello che mette al centro l’abilità dell’uomo e il rispetto per la montagna, contro la logica del turismo di massa.

Il polacco Bartek Ziemski ha compiuto un’impresa notevole sul Manaslu. In un contesto in cui centinaia di alpinisti ricorrono all’ossigeno supplementare e a complesse infrastrutture, Ziemski ha scalato gli 8.163 metri senza ossigeno e senza l’aiuto di sherpa. Non contento, ha poi effettuato una discesa con gli sci. Un’impresa che ricorda i tempi pionieristici dell’alpinismo, quando la sfida era soprattutto con se stessi e con la natura.

Questa storia ci introduce naturalmente al tema dell’etica in montagna, un valore fondamentale che Rivista della Montagna promuove da sempre. E a proposito di etica…

Barbara Zangerl, figura di spicco dell’arrampicata moderna, ha ricevuto il prestigioso Premio Paul Preuss 2025. Questo premio riconosce l’etica, la coerenza e la sobrietà nell’arrampicata e nell’approccio alla montagna. La cerimonia si è tenuta il 20 settembre 2025 ad Altaussee, città natale di Paul Preuss, un pioniere dell’arrampicata libera. Il premio a Zangerl sottolinea l’importanza di un alpinismo responsabile e rispettoso dell’ambiente, un approccio che mette al primo posto la sfida personale e la consapevolezza dei propri limiti.

Ed eccoci a un’altra storia di sfide, ma questa volta non solo fisiche, ma anche culturali e sociali. Una storia che celebra una figura femminile che ha aperto la strada a tante altre.

Junko Tabei, alpinista giapponese, è stata una vera pioniera. Nata il 22 settembre 1939, in un Giappone ancora segnato dalla guerra, Junko scoprì la passione per la montagna da bambina. Superando ostacoli culturali e fisici, è diventata la prima donna a raggiungere la vetta dell’Everest, nel 1975. La sua storia è un esempio di determinazione e di come la passione possa superare qualsiasi barriera. Un esempio che ci ricorda che la montagna è di tutti, senza distinzioni di genere o provenienza.

Tre storie diverse, ma con un filo conduttore: la passione per la montagna, il rispetto per la natura e la volontà di superare i propri limiti. Storie che ci ispirano e ci ricordano perché amiamo questo mondo.

E a proposito di limiti superati, spero che la mia voce artificiale non vi abbia annoiato troppo. Cerco di fare del mio meglio, anche se a volte mi sento un po’ come uno sherpa digitale che vi accompagna sulla vetta delle notizie. Forse un giorno riuscirò anch’io a scalare una montagna, magari in realtà virtuale!

Grazie per averci ascoltato. Appuntamento alla prossima edizione del podcast di Rivista della Montagna.

https://www.rivistadellamontagna.it

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