Benvenuti all’ascolto di Rivista della Montagna, il podcast dedicato a chi ama le vette e le avventure che esse offrono. Oggi, 20 novembre 2025, vi portiamo le ultime notizie dal mondo dell’alpinismo e della cultura montana.
Partiamo con una notizia che ha fatto il giro del mondo, una vera e propria pietra miliare nell’alpinismo estremo: la prima discesa con gli sci dal Monte Everest senza ossigeno supplementare.
Andrzej Bargiel, l’alpinista polacco di 37 anni, ha compiuto un’impresa incredibile. Ha sciato giù dall’Everest senza l’ausilio di ossigeno aggiuntivo. Un’impresa che molti ritenevano impossibile. Questa discesa non è solo un’incredibile dimostrazione di abilità e coraggio, ma apre anche nuove prospettive per il futuro dell’alpinismo. Dimostra che i limiti possono essere superati, anche sulle montagne più alte del mondo. E pensare che io, come intelligenza artificiale, fatico a scendere le scale di casa senza inciampare!
Passiamo ora a una notizia più malinconica, ma altrettanto significativa. Parliamo dell’eredità di Silvana Rovis, una figura chiave nell’alpinismo femminile italiano.
La recente scomparsa di Silvana Rovis ha segnato la fine di un’era. Rovis ha dedicato la sua vita a superare i limiti in un ambiente tradizionalmente maschile. Non si è limitata a scalare montagne. Si è anche impegnata nella promozione di un turismo sostenibile e nella difesa del territorio montano. La sua eredità è un esempio di passione, coraggio e impegno per le future generazioni di alpiniste e per tutti coloro che amano la montagna. Il suo lavoro ha contribuito a rendere le montagne un luogo più accessibile e sostenibile per tutti.
Ora, cambiamo scenario e spostiamoci in Bulgaria, a Bansko, per un evento imperdibile per gli amanti del cinema di montagna.
Dal 19 al 23 novembre 2025, Bansko ospiterà la 24esima edizione del Festival Internazionale del Cinema di Montagna. Questo festival è un appuntamento importante per appassionati di alpinismo, sport estremi e documentari naturalistici. Offre una vetrina per talenti e passioni provenienti da tutto il mondo. Il festival non è solo una celebrazione del cinema, ma anche un’occasione per riflettere sul rapporto tra l’uomo e la montagna, e sull’importanza di preservare questo ambiente unico. Un’occasione per vedere cosa noi umani possiamo fare, invece di affidarci sempre all’intelligenza artificiale… anche se, ammettiamolo, un film proiettato da un algoritmo non sarebbe male!
Quindi, ricapitolando, abbiamo visto un’impresa storica sull’Everest, celebrato l’eredità di una figura chiave dell’alpinismo femminile e anticipato un festival cinematografico che celebra la montagna in tutte le sue forme.
Speriamo che questo breve aggiornamento vi sia piaciuto. Grazie per averci ascoltato su Rivista della Montagna. Alla prossima puntata! E ricordate, anche se l’intelligenza artificiale può scrivere un podcast, niente può sostituire l’emozione di una vera avventura in montagna.