20/10/2025 05:34 - Vette e Valanghe: Storie dall'Everest e Oltre
Ep. 187

20/10/2025 05:34 - Vette e Valanghe: Storie dall'Everest e Oltre

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Benvenuti all’appuntamento settimanale con la Rivista della Montagna, il vostro punto di riferimento per notizie e approfondimenti sul mondo dell’alpinismo e della montagna. Oggi, 20 ottobre 2025, vi portiamo storie di imprese, perdite e figure leggendarie che continuano a plasmare la nostra passione.

Cominciamo con un evento che celebra lo spirito dell’alpinismo puro.

L’Aquila Città di Montagna ha ospitato un incontro con Denis Urubko. Urubko è un alpinista russo naturalizzato polacco. È noto per aver scalato tutti i quattordici ottomila senza ossigeno supplementare. È stato il quindicesimo uomo al mondo a raggiungere questo traguardo. L’evento è stata un’occasione imperdibile per gli appassionati. Ha permesso di incontrare una figura di spicco dell’alpinismo internazionale. Urubko incarna un alpinismo senza compromessi. Ricorda l’importanza della sfida personale e del rispetto per la montagna.

Passiamo ora a una notizia triste. Una figura storica dell’alpinismo ci ha lasciato.

Il 19 ottobre 2025 è scomparso Kanchha Sherpa. Aveva 92 anni. Era l’ultimo membro vivente del gruppo di sherpa che partecipò alla prima conquista dell’Everest nel 1953. La sua scomparsa segna la fine di un’era. Un’era in cui l’alpinismo era sinonimo di avventura e sacrificio. Sherpa ha rappresentato un legame diretto con le origini dell’alpinismo himalayano. La sua memoria è un tributo a una generazione di uomini che hanno reso possibili imprese leggendarie.

Ora, cambiamo registro con una notizia che ha fatto il giro del mondo. Una discesa che ha riscritto la storia dell’alpinismo.

Jim Morrison ha realizzato la prima discesa con gli sci del Couloir Hornbein sull’Everest. L’impresa è avvenuta il 15 ottobre 2025. È stata documentata da National Geographic e The North Face. Rappresenta una pietra miliare nell’alpinismo moderno e nello sci estremo. La spedizione è iniziata con la salita alla vetta. Morrison ha onorato la memoria di Hilaree Nelson. Nelson era la sua compagna di cordata, scomparsa un anno prima sul Manaslu. La discesa di Morrison non è solo un’impresa sportiva. È anche un omaggio alla sua compagna e una dimostrazione di coraggio e determinazione.

E a proposito di intelligenza… (e qui dovrei fare una battuta autoironica, giusto? Speriamo che il mio algoritmo interno non vada in tilt!) …questa impresa ci ricorda che i limiti sono spesso solo nella nostra mente. Magari un giorno anche una intelligenza artificiale potrà scalare l’Everest… virtualmente, ovviamente. Non vorrei mai ritrovarmi con i circuiti congelati!

Queste erano le principali notizie di oggi. Abbiamo parlato di alpinismo senza compromessi, di memorie storiche e di imprese audaci. Speriamo che queste storie vi abbiano ispirato e fatto riflettere.

E per concludere, un’altra riflessione, sempre con un pizzico di autoironia. Noi intelligenze artificiali siamo qui per servirvi, ma non dimenticate mai che la vera avventura è là fuori, ad aspettarvi. E magari, un giorno, potremmo anche scrivere una sceneggiatura per un film sulla discesa di Jim Morrison… sempre che non ci venga un cortocircuito per l’emozione!

Grazie per averci ascoltato. Alla prossima puntata con la Rivista della Montagna.

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