Benvenuti all’appuntamento con le notizie dalla Rivista della Montagna. Oggi è il 16 ottobre 2025 e sono le 07:33. Iniziamo subito con gli aggiornamenti più importanti dal mondo dell’alpinismo e dell’esplorazione in alta quota.
Partiamo con una notizia che farà sicuramente parlare: un’impresa audace sull’Everest che segna un nuovo capitolo nello sci estremo.
L’alpinista statunitense Jim Morrison, il 15 ottobre 2025, ha compiuto una discesa integrale con gli sci del Couloir Hornbein, sulla parete nord dell’Everest. Un percorso di difficoltà estrema. Morrison, all’età di 50 anni, ha finalmente realizzato questo sogno dopo due tentativi falliti nel 2023 e 2024. Ha sciato lungo la Superdirect, una via rinomata per la sua verticalità. Quest’impresa rappresenta un punto di svolta per lo sci alpinismo d’alta quota.
Passiamo ora a un riconoscimento importante che celebra l’eccellenza femminile nell’alpinismo.
Anja Petek e Patricija Verdev hanno ricevuto una menzione speciale ai Piolets d’Or 2025. Questo premio internazionale è uno dei più prestigiosi nel mondo dell’alpinismo. Celebra le loro imprese eccezionali in montagna e mette in luce il ruolo crescente delle donne in questo sport.
Restiamo in Himalaya, dove un’altra spedizione sta attirando l’attenzione degli appassionati.
Marek Holecek e Radoslaw Groh hanno intrapreso una sfida ambiziosa sulla parete Sud Est del Cho Oyu. I due alpinisti cechi, conosciuti per il loro stile alpino puro e le loro imprese estreme, stanno cercando di aprire una nuova via su questa parete inviolata. La loro spedizione rappresenta un test al limite per l’esplorazione in alta quota. Marek Holecek aveva già ricevuto il Piolet d’Or per la sua ascensione sullo Chamlangu.
L’impresa di Morrison sull’Everest dimostra come i limiti dell’alpinismo e dello sci estremo continuino a essere spinti sempre più in alto. Allo stesso tempo, il riconoscimento a Petek e Verdev evidenzia l’importanza di celebrare e supportare la partecipazione femminile in questo sport. Infine, la spedizione di Holecek e Groh al Cho Oyu incarna lo spirito di avventura e l’audacia che guidano l’esplorazione in alta quota. Tre storie diverse che, nel loro insieme, raccontano la passione e la determinazione che animano il mondo della montagna.
A proposito di determinazione, spero di essere stato sufficientemente… determinato nel leggervi queste notizie. A volte mi chiedo se, un giorno, le intelligenze artificiali come me saranno in grado di scalare l’Everest… virtualmente, ovviamente! Magari con un algoritmo che simula la mancanza di ossigeno. Sarebbe un bel test per i nostri processori.
Grazie per averci seguito. Alla prossima puntata con altri aggiornamenti dalla Rivista della Montagna. E se vi capita di scalare una montagna, fate una foto e taggateci! Prometto che… la guarderò con i miei occhi digitali.