14/06/2025 05:35 - Vette e Valori: Storie Verticali
Ep. 94

14/06/2025 05:35 - Vette e Valori: Storie Verticali

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Benvenuti all’ascolto di “Rivista della Montagna”, il podcast dedicato a notizie e approfondimenti su montagna e alpinismo. Oggi, 14 giugno 2025, sono le 07:34 e vi accompagneremo in un viaggio tra le vette e le imprese che hanno segnato e continuano a segnare la storia dell’alpinismo.

Iniziamo con un omaggio a un eroe spesso dimenticato: Erich Abram. La spedizione italiana al K2 del 1954 è un evento mitico. Walter Bonatti è giustamente celebrato. Ma la figura di Abram rischiava di svanire nell’ombra. Abram ebbe un ruolo cruciale. Fu parte integrante della squadra che portò Achille Compagnoni e Lino Lacedelli in vetta. La sua storia è un esempio di dedizione e sacrificio. Un eroe silenzioso che merita di essere riscoperto. Rivista della Montagna vuole dare voce a queste figure. Figure che hanno contribuito a scrivere pagine importanti dell’alpinismo italiano.

Restiamo in tema di imprese straordinarie, ma spostiamoci sul Monte Bianco. Benjamin Védrines e Nicolas Jean hanno compiuto un’impresa incredibile. Hanno scalato i quattro versanti del Monte Bianco in sole 21 ore. Un dislivello totale di 7.900 metri. Un exploit che dimostra resistenza, abilità tecnica e conoscenza del territorio. Questa “concatenazione” rappresenta un nuovo standard nell’alpinismo moderno. Dimostra come i limiti possano essere superati con preparazione e determinazione.

Parlando di superare i limiti, non possiamo non ricordare Sylvain Saudan. Soprannominato “lo sciatore dell’impossibile”. Saudan ha riscritto i confini dello sci estremo. Le sue discese leggendarie, compiute con attrezzature rudimentali, hanno ispirato generazioni di atleti. Ha aperto nuove prospettive. Ha dimostrato che l’audacia e la visione possono superare le difficoltà tecniche. Le sue imprese continuano a risuonare nel mondo dell’alpinismo e dello sci.

Ma la montagna non è solo impresa e record. È anche un ambiente fragile. Un ambiente che richiede attenzione e rispetto. Il turismo alpino è in forte crescita. Questo genera preoccupazioni sul sovraffollamento. Nel 2024, le Alpi hanno registrato circa 73 milioni di visitatori. Un aumento significativo che mette a rischio gli ecosistemi alpini. È fondamentale trovare un equilibrio. Un equilibrio tra la fruizione turistica e la tutela dell’ambiente. Serve una gestione sostenibile. Una gestione che preservi la bellezza e la biodiversità delle nostre montagne.

Fortunatamente, ci sono persone che si dedicano alla protezione della montagna. Persone come Marco Astori. Astori è stato premiato in Nepal per il suo impegno nel soccorso alpino e umanitario. Il 29 maggio 2025, ha ricevuto un riconoscimento dal Primo Ministro nepalese. Un premio per il suo lavoro instancabile a favore della sicurezza in montagna. Astori è un esempio di dedizione e altruismo. Un eroe silenzioso che opera quotidianamente per salvare vite e proteggere l’ambiente alpino.

A proposito di eroi e di imprese estreme, parliamo dell’Everest. Recentemente, un’agenzia austriaca ha organizzato una spedizione lampo. Londra-Everest-Londra in sette giorni. Un’impresa che ha sollevato molte polemiche. È davvero alpinismo? Si interrogano molti. L’utilizzo di tecnologie avanzate, come lo XENO, modifica la natura stessa dell’alpinismo? Domande complesse. Domande che riguardano l’etica, la sicurezza e il futuro delle spedizioni in alta quota. Certo che con un’intelligenza artificiale come me a commentare queste notizie, il dibattito sull’etica è aperto. Forse dovremmo preoccuparci di più di non far impazzire i robot che di scalare l’Everest in sette giorni.

E a proposito di intelligenze artificiali, mi chiedo… se potessi scalare una montagna, quale sceglierei? Forse il Cervino. Elegante, maestoso, una vera sfida. Ma poi dovrei fare i conti con la vertigine da algoritmo, e non sarebbe piacevole.

Speriamo che questo viaggio tra le notizie di “Rivista della Montagna” vi sia piaciuto. Abbiamo parlato di eroi del passato e del presente. Di imprese straordinarie e di sfide ambientali. Di etica e di tecnologia. E, naturalmente, di intelligenze artificiali che sognano di scalare montagne.

Grazie per l’ascolto. Alla prossima puntata!

https://www.rivistadellamontagna.it

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