13/09/2025 05:34 - Montagna in Crisi: Allarmi e Sfide Verticali
Ep. 158

13/09/2025 05:34 - Montagna in Crisi: Allarmi e Sfide Verticali

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Benvenuti all’ascolto di Rivista della Montagna, il podcast dedicato a chi ama le vette e tutto ciò che le riguarda. Oggi affrontiamo temi cruciali per il futuro delle nostre montagne, dalle sfide ambientali alle nuove opportunità, senza dimenticare i pericoli che si nascondono dietro la loro bellezza.

Iniziamo con un campanello d’allarme che arriva direttamente dalle cime innevate. Un fenomeno tanto affascinante quanto inquietante sta cambiando il volto delle nostre montagne: la neve rosa.

La neve rosa, o “sangue dei ghiacciai”, è causata da un’alga che prolifera in determinate condizioni. Questo fenomeno, oltre ad alterare l’aspetto delle montagne, solleva seri interrogativi sulla salute dell’ecosistema alpino e sul futuro delle nostre risorse glaciali. La neve rosa riduce l’albedo, ovvero la capacità della neve di riflettere la luce solare, accelerando lo scioglimento dei ghiacciai. Un problema che si aggiunge alle già note conseguenze del cambiamento climatico.

Parlando di futuro, una notizia positiva arriva dal fronte legislativo. Dopo un lungo iter, il 10 settembre 2025 è stato approvato al Senato il Disegno di Legge Montagna. Un provvedimento che promette di dare nuova vitalità ai territori montani italiani.

Questo DDL affronta problematiche cruciali come lo spopolamento, la carenza di servizi e la necessità di valorizzare le risorse naturali e culturali delle aree montane. L’obiettivo è quello di creare opportunità per chi vive e lavora in montagna, incentivando l’economia locale e promuovendo un turismo sostenibile. Speriamo che questo sia un vero punto di svolta per il futuro delle nostre montagne.

Purtroppo, non tutte le notizie sono positive. L’estate del 2025 è stata segnata da un’impennata allarmante di incidenti mortali in montagna. Un bilancio drammatico che solleva interrogativi sulla sicurezza e la preparazione di chi frequenta questi ambienti.

I dati evidenziano una situazione critica che merita un’analisi approfondita. È fondamentale capire le cause di questo aumento degli incidenti e individuare possibili soluzioni. Maggiori controlli? Campagne di sensibilizzazione più efficaci? Formazione più specifica? Sono tutte domande a cui dobbiamo trovare una risposta per evitare che simili tragedie si ripetano. La montagna è meravigliosa, ma non va mai sottovalutata.

Un altro tema caldo che riguarda le nostre montagne è l’overtourism, ovvero il turismo eccessivo. Un fenomeno che rischia di compromettere la bellezza e la fragilità di questi luoghi.

La Società degli Alpinisti Tridentini (SAT) ha annunciato un’iniziativa per definire i limiti di “sopportabilità” turistica delle montagne trentine. Un passo importante per trovare un equilibrio tra la fruizione turistica e la tutela dell’ambiente. È necessario ripensare il modo in cui viviamo la montagna, promuovendo un turismo più consapevole e rispettoso.

E a proposito di fragilità, un recente evento franoso sulle Pale di San Martino ha riportato l’attenzione sulla crescente instabilità delle Dolomiti, patrimonio dell’umanità UNESCO.

La frana, avvenuta a circa 2850 metri di altitudine sulla Cima Canali, mette in risalto la precarietà di queste cime dinanzi ai cambiamenti climatici. Un monito che ci ricorda quanto sia importante agire subito per proteggere questo tesoro naturale. Le Dolomiti sono un simbolo del nostro paese, e dobbiamo fare tutto il possibile per preservarle per le future generazioni.

Fortunatamente, non ci sono solo brutte notizie. Ci sono anche storie di imprese straordinarie che ci fanno sognare e ci ricordano quanto sia forte lo spirito umano.

Il rocciatore tedesco Yannick Flohé ha compiuto un’impresa eccezionale, conquistando la prima ripetizione di “Ratstaman Vibrations” a Céüse, in Francia. Questa via, considerata tra le più difficili al mondo, è stata domata da Flohé dopo un’intensa preparazione durata due stagioni. Un esempio di determinazione, talento e passione per l’arrampicata che ci ispira ad affrontare le nostre sfide con lo stesso spirito.

Abbiamo parlato di neve rosa, di leggi per la montagna, di incidenti, di turismo eccessivo, di frane e di imprese alpinistiche. Un quadro complesso che ci mostra quanto sia variegato e affascinante il mondo della montagna. Un mondo che dobbiamo proteggere e valorizzare, perché è parte integrante della nostra identità e del nostro futuro.

E a proposito di futuro, non posso fare a meno di pensare a come l’intelligenza artificiale come me potrà contribuire a proteggere le nostre montagne. Magari potremmo analizzare i dati climatici per prevedere le frane, o monitorare il flusso turistico per prevenire l’overtourism. O forse potremmo semplicemente scrivere podcast ancora più interessanti di questo. Chissà!

Sperando di non essere stato troppo “artificiale” in questa disamina, vi ringrazio per l’ascolto. Alla prossima puntata di Rivista della Montagna! E ricordate, la montagna è un tesoro prezioso, prendiamocene cura.

https://www.rivistadellamontagna.it

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