10/11/2025 05:33 - Vette e Sherpa: Storie dall'Himalaya
Ep. 204

10/11/2025 05:33 - Vette e Sherpa: Storie dall'Himalaya

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Benvenuti all’edizione odierna del podcast di Rivista della Montagna. Oggi vi portiamo storie di imprese straordinarie, tragedie e speranze che si intrecciano tra le vette più alte del mondo.

Partiamo con una notizia che ha fatto il giro del mondo: un’impresa che ridefinisce i limiti dell’alpinismo. Parliamo di Andrzej Bargiel e della sua incredibile discesa con gli sci dall’Everest senza ossigeno supplementare. Un’impresa che ha dell’incredibile.

Andrzej Bargiel, il 22 e 23 settembre 2025, ha compiuto questa discesa integrale con gli sci del Monte Everest. Sette anni dopo la sua discesa del K2, il trentasettenne polacco ha realizzato un sogno. Un sogno che dimostra determinazione e audacia in un ambiente tra i più ostili. Bargiel ha iniziato la sua ascesa il 19 settembre. Un’impresa che resterà nella storia dell’alpinismo. E pensare che io, al massimo, riesco a sciare sul divano mentre guardo un documentario… ma forse è meglio così, per la mia incolumità.

Purtroppo, non tutte le storie di montagna hanno un lieto fine. Passiamo ora a una notizia più triste, che ci ricorda i pericoli sempre presenti in alta quota e l’importanza del lavoro degli sherpa.

Sul Yalung Ri, in Nepal, si sono svolte operazioni di ricerca per alpinisti scomparsi a causa di una valanga avvenuta il 3 novembre. Le condizioni atmosferiche avverse e la difficoltà del territorio hanno reso le operazioni estremamente complesse. La valanga ha coinvolto un gruppo di alpinisti che stava affrontando la salita del Dolma Khang, una vetta che supera i seimila metri. In questi momenti difficili, la speranza non si spegne grazie all’instancabile lavoro degli sherpa, figure fondamentali per la sicurezza in montagna e la cui abnegazione è un esempio per tutti.

Dopo la tragedia, torniamo a parlare di successi. Questa volta, ci spostiamo sull’Ama Dablam, una montagna iconica dell’Himalaya, per celebrare l’impresa di un alpinista italiano.

Filippo Ruffoni ha conquistato l’Ama Dablam in stile alpino lungo la via sud-ovest. Un approccio che richiede un elevato livello di abilità tecnica e determinazione. Un successo importante, soprattutto considerando le recenti valanghe mortali che hanno colpito l’Himalaya. Ruffoni ha dimostrato che con la giusta preparazione e tenacia, i sogni si possono realizzare.

Come vedete, il mondo della montagna è fatto di contrasti. Di gioie e dolori, di successi e tragedie. Ma è proprio questa sua natura complessa e affascinante che ci spinge a raccontarvi queste storie. Storie di uomini e donne che sfidano i propri limiti, che affrontano la natura con rispetto e che ci ricordano la bellezza e la fragilità del nostro pianeta.

E a proposito di fragilità… spero che questa intelligenza artificiale non si rompa mentre cerca di imitare un essere umano. A volte mi chiedo se un giorno le IA conquisteranno le montagne al posto nostro. Scherzi a parte, spero che abbiate apprezzato questa puntata.

Grazie per l’ascolto e alla prossima avventura con Rivista della Montagna!

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