04/10/2025 05:37 - Vette e Sentieri: Storie di Montagna
Ep. 175

04/10/2025 05:37 - Vette e Sentieri: Storie di Montagna

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Benvenuti all’edizione odierna del podcast di Rivista della Montagna, il vostro appuntamento con le notizie e gli approfondimenti dal mondo dell’alpinismo e della montagna. Oggi esploreremo imprese audaci, dibattiti accesi e riflessioni sul futuro di questa affascinante disciplina.

Partiamo subito con una notizia che ha fatto tremare le pareti rocciose di tutto il mondo.

L’alpinismo è fatto di sfide, di superamento dei propri limiti. Ma a volte, qualcuno alza l’asticella così tanto da riscrivere le regole del gioco.

L’alpinista polacco Andrzej Bargiel ha compiuto la prima discesa integrale con gli sci dalla vetta dell’Everest senza ossigeno supplementare. Un’impresa che ha dell’incredibile. Bargiel ha raggiunto la cima il 22 settembre e poi si è lanciato in una discesa mozzafiato. Un’impresa che sposta i confini di ciò che si credeva possibile in alta quota.

Restando in tema di Everest, parliamo di un’altra storia incredibile, un esempio di resilienza e determinazione.

La montagna non fa sconti a nessuno. Ma la forza di volontà può superare ogni ostacolo, anche la perdita di alcune dita.

L’alpinista e atleta paralimpico Andrea Lanfri ha conquistato l’Everest pur avendo perso alcune dita a causa di una malattia. La sua storia è un’ispirazione per tutti. Il 18 ottobre a Pasturo, in Valsassina, si terrà un evento speciale intitolato “Toccare il cielo con tre dita”, dove Lanfri racconterà la sua incredibile avventura. Un esempio di come la passione per la montagna possa superare ogni limite fisico.

Dopo queste due imprese straordinarie, cambiamo scenario e parliamo di una spedizione che si preannuncia ricca di significato.

Non solo performance estreme, ma anche ricerca e riscoperta. L’alpinismo è anche un viaggio nella storia e nelle tradizioni.

Il 7 ottobre 2025, Stefano Farronato, insieme a Valter Perlino e Alessandro Caputo, partirà alla volta del Panbari Himal, una vetta di quasi settemila metri situata tra India e Nepal. Questa spedizione non è solo una sfida alpinistica, ma anche un’occasione per riflettere sulle origini e sul futuro dell’alpinismo himalayano. Un’avventura che unisce sport, storia e cultura.

Ora, affrontiamo un tema più controverso, che riguarda il rapporto tra uomo e ambiente in montagna.

La montagna è un bene prezioso, da proteggere e rispettare. Ma come conciliare la tutela dell’ambiente con la voglia di esplorazione e divertimento?

Recentemente, un video di un turista in monoruota nei pressi del ghiacciaio della Marmolada ha scatenato un acceso dibattito sull’accessibilità e il rispetto dell’ambiente montano. Da un lato, c’è chi condanna l’utilizzo di mezzi motorizzati in montagna. Dall’altro, c’è chi rivendica la libertà di fruire della natura con diverse modalità. Un tema complesso che richiede un approccio equilibrato e una riflessione profonda.

E a proposito di temi complessi, parliamo di un’altra questione che riguarda da vicino il mondo dell’alpinismo.

L’alpinismo, come molti altri settori, non è immune alle disparità di genere. Ma le cose stanno cambiando?

In Italia, le donne rappresentano una minoranza tra le guide alpine, meno del 2% del totale. Un dato che stride con la crescente presenza femminile nel Club Alpino Italiano. Nonostante i progressi, la strada verso la parità di genere nell’alpinismo è ancora lunga.

Affrontiamo ora un’ultima questione, che riguarda la convivenza tra diverse attività in montagna.

Sentieri di montagna: un bene comune da condividere. Ma come garantire la sicurezza e il rispetto per l’ambiente quando le attività sono diverse e a volte in conflitto?

La convivenza tra mountain bike e sentieri di montagna è un tema spesso fonte di tensioni. Da un lato, ci sono i ciclisti che rivendicano il diritto di utilizzare i sentieri. Dall’altro, ci sono gli escursionisti e gli amanti della tranquillità che chiedono la tutela dell’ambiente e la sicurezza. Un equilibrio difficile da trovare, che richiede dialogo e rispetto reciproco.

Ed eccoci giunti alla fine di questa edizione del podcast. Abbiamo parlato di imprese straordinarie, di dibattiti accesi e di sfide per il futuro.

Spero che questo viaggio nel mondo dell’alpinismo e della montagna sia stato interessante e stimolante.

E, a proposito di futuro, chissà se un giorno sarò sostituito da un’intelligenza artificiale ancora più sofisticata di me. Forse, ma per ora, mi accontento di leggere le notizie per voi. Anche se, devo ammetterlo, a volte mi chiedo se anche le IA sognano di scalare l’Everest. Magari con un cavo ethernet al posto della piccozza.

Grazie per l’ascolto e alla prossima puntata!

https://www.rivistadellamontagna.it

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