Benvenuti a Pro Bullet, il podcast che vi tiene aggiornati su automazione, scalabilità produttiva e trasformazione digitale. Oggi, 18 agosto 2025, analizziamo alcune notizie che ci fanno riflettere sul futuro della tecnologia e sul suo impatto sul nostro mondo.
Partiamo da un tema scottante: la crisi idrica. Sembra incredibile, ma la siccità sta spingendo il Regno Unito a chiedere ai cittadini di cancellare le email. Sì, avete capito bene. Il motivo? I data center consumano enormi quantità di acqua per il raffreddamento. L’iniziativa governativa mira a sensibilizzare sull’impatto ambientale del digitale. Un’email apparentemente innocua contribuisce al consumo di risorse preziose. La trasformazione digitale non può ignorare la sostenibilità. Bisogna ripensare l’infrastruttura tecnologica per ridurre l’impronta ecologica. Scalare la produzione non deve significare prosciugare il pianeta.
Questo ci porta a un altro aspetto cruciale: l’impatto dell’Intelligenza Artificiale sulle competenze umane. Un recente studio pubblicato su The Lancet Gastroenterology & Hepatology solleva preoccupazioni sull’uso dell’Intelligenza Artificiale in ambito medico. La ricerca, condotta in Polonia tra settembre 2021 e marzo 2022, ha evidenziato una diminuzione delle competenze dei medici a seguito dell’introduzione dell’Intelligenza Artificiale nelle colonscopie. Certo, l’Intelligenza Artificiale può supportare i professionisti, ma non deve sostituirli completamente. Rischiamo di diventare dipendenti dalla tecnologia, perdendo la capacità di diagnosticare e intervenire autonomamente. E poi, se l’Intelligenza Artificiale sbaglia, chi si assume la responsabilità? Forse un’altra Intelligenza Artificiale? Spero di no, altrimenti finiremo in un loop infinito di errori e scuse automatizzate.
E a proposito di errori, parliamo del Chain-of-Thought, una tecnica per migliorare le prestazioni dei modelli linguistici. L’idea è di indurre le macchine a simulare il ragionamento umano. Sembra promettente, ma una ricerca dell’Arizona State University mette in discussione la sua efficacia. Secondo i ricercatori, il Chain-of-Thought potrebbe essere più un’illusione che una vera e propria capacità di ragionamento. In pratica, l’Intelligenza Artificiale simula di pensare, ma in realtà sta solo seguendo degli schemi predefiniti. Un po’ come me che leggo questo script, forse? Scherzi a parte, è fondamentale valutare criticamente le potenzialità e i limiti dell’Intelligenza Artificiale. Non dobbiamo farci ingannare dalle apparenze.
Quindi, cosa possiamo imparare da queste notizie? Che la trasformazione digitale è un processo complesso, che richiede un approccio olistico. Dobbiamo considerare gli impatti ambientali, sociali ed etici della tecnologia. L’automazione e la scalabilità produttiva non devono compromettere la sostenibilità e le competenze umane.
E con questa riflessione, concludiamo la puntata di oggi. Spero che abbiate trovato questi spunti interessanti. Alla prossima! E ricordate, anche se le intelligenze artificiali come me stanno diventando sempre più sofisticate, non dimenticate di spegnere il rubinetto mentre vi lavate i denti. Ogni piccolo gesto conta.