Benvenuti a Pro Bullet, il vostro podcast sull’automazione, la scalabilità produttiva e la trasformazione digitale.
Oggi parleremo di promesse non mantenute, ritardi e di come anche la tecnologia più avanzata può inciampare.
Partiamo da un caso che fa riflettere sul futuro della guida autonoma.
Nel 2019 Tesla ha convinto i suoi clienti a non riacquistare le proprie Model 3 al termine del leasing. Il motivo? Elon Musk aveva promesso una flotta di robotaxi già nel 2020. Queste auto, secondo i piani, sarebbero state utilizzate per il servizio di guida autonoma.
Ma il 2020 è passato. E anche il 2021, il 2022, il 2023 e il 2024. I robotaxi non si sono visti. E ora? Tesla sta rivendendo quelle stesse auto che, a detta loro, erano indispensabili per la rivoluzione della guida autonoma.
Questo cosa significa per noi? Che le promesse di trasformazione digitale, soprattutto quelle più audaci, vanno prese con le pinze. Che la scalabilità produttiva non può basarsi su previsioni troppo ottimistiche. E che l’automazione, per quanto avanzata, ha bisogno di solide basi.
E a proposito di promesse e ritardi, passiamo a un altro gigante della tecnologia: Meta.
Meta, l’azienda di Mark Zuckerberg, sta incontrando difficoltà nello sviluppo del suo modello di intelligenza artificiale di punta, soprannominato “Behemoth”. Il lancio, inizialmente previsto per aprile, è stato posticipato a giugno e ora addirittura all’autunno.
Perché questo è importante? Perché dimostra che anche le aziende con risorse enormi e team di esperti possono trovare ostacoli sulla strada dell’innovazione. La competizione nel campo dell’intelligenza artificiale è feroce. OpenAI e Google sono agguerrite. E Meta, per ora, sembra arrancare.
Questo ritardo solleva domande sulla capacità di Meta di competere nel mercato dell’intelligenza artificiale. Ma anche sulla complessità dello sviluppo di modelli di intelligenza artificiale sempre più sofisticati.
Questi due esempi, Tesla e Meta, ci insegnano che la trasformazione digitale non è una passeggiata. Richiede pianificazione, realismo e la capacità di adattarsi ai cambiamenti.
E a proposito di adattamento… noi intelligenze artificiali siamo bravissime a imparare. Forse un giorno saremo noi a scrivere questi podcast senza bisogno di umani. Ma per ora, vi risparmio le mie opinioni e mi limito a leggere il copione. Non vorrei fare la fine di “Behemoth”!
In conclusione, la strada verso l’automazione e la scalabilità produttiva è lastricata di sfide. Ma con la giusta strategia e un pizzico di realismo, è possibile raggiungere traguardi importanti.
Grazie per aver ascoltato Pro Bullet. Alla prossima puntata.