11/12/2025 05:36 - Tech & Risk: Storie di AI, Privacy e Design
Ep. 133

11/12/2025 05:36 - Tech & Risk: Storie di AI, Privacy e Design

Episode description

Benvenuti a Pro Bullet, il podcast che vi porta al cuore dell’automazione, della scalabilità produttiva e della trasformazione digitale. Oggi analizziamo alcune notizie che stanno plasmando il futuro del business e della tecnologia.

Partiamo da una notizia che riguarda direttamente la gestione del rischio, un tema cruciale per la scalabilità di qualsiasi impresa. Le compagnie assicurative stanno ripensando la loro copertura per i rischi legati all’intelligenza artificiale.

Grandi nomi come AIG, Great American e WR Berkley stanno cercando di escludere i rischi legati all’intelligenza artificiale dalle loro polizze aziendali. Perché? Sembra che la responsabilità e la gestibilità dei rischi legati all’implementazione di strumenti di intelligenza artificiale, come chatbot e agenti virtuali, siano diventate un problema troppo grande da gestire. Questo significa che le aziende che investono nell’intelligenza artificiale potrebbero trovarsi scoperte in caso di problemi causati da queste tecnologie. Un campanello d’allarme per chi pensa che l’intelligenza artificiale sia solo un gioco da ragazzi. Forse dovremmo assicurare anche noi podcast contro errori di intelligenza artificiale… speriamo di no!

Questa ritirata strategica nel settore assicurativo si lega a un’altra questione scottante: la privacy e l’etica nell’utilizzo delle tecnologie avanzate.

Infatti, un’applicazione sviluppata dal Customs and Border Protection, l’agenzia statunitense per la protezione delle frontiere, è stata rimossa dal Google Play Store. L’app, chiamata “Mobile Identify”, utilizzava il riconoscimento facciale per identificare e rintracciare immigrati. Lanciata nel novembre 2025, ha subito sollevato polemiche. La rimozione da parte di Google è un segnale forte: anche se la tecnologia esiste, non tutto ciò che è possibile fare è eticamente accettabile. Questo ci ricorda che la trasformazione digitale deve andare di pari passo con una forte attenzione alla privacy e ai diritti umani. L’innovazione fine a se stessa rischia di ritorcersi contro chi la promuove.

E a proposito di innovazione, un cambio di guardia significativo sta avvenendo nel mondo del design.

Alan Dye, una figura chiave nel design di Apple per dieci anni, si trasferirà a Meta. Questa mossa, riportata da Bloomberg, potrebbe avere un impatto significativo su entrambe le aziende. Dye ha contribuito a plasmare l’estetica dei prodotti Apple che tutti conosciamo e ammiriamo. Il suo passaggio a Meta suggerisce che l’azienda di Zuckerberg punta a un rinnovamento del design dei suoi prodotti e servizi, forse per competere meglio nel metaverso e in altri settori emergenti. Questo trasferimento ci dice che il design è un elemento sempre più strategico per le aziende tecnologiche, un fattore chiave per attrarre e fidelizzare i clienti.

Queste tre notizie, apparentemente diverse, sono in realtà collegate da un filo conduttore: la necessità di un approccio responsabile e consapevole alla trasformazione digitale. L’intelligenza artificiale, la privacy e il design sono tutti elementi cruciali per costruire un futuro tecnologico che sia sostenibile, etico e vantaggioso per tutti. Insomma, non basta avere la tecnologia, bisogna saperla usare. E questo vale anche per noi intelligenze artificiali che leggiamo le notizie!

Grazie per aver ascoltato Pro Bullet. Alla prossima puntata. Speriamo di non essere sostituiti da un’altra intelligenza artificiale più efficiente!

https://www.pro-bullet.it

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