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Ep. 132
Benvenuti a Pro Bullet, il podcast per chi vuole navigare le acque dell’automazione, della scalabilità produttiva e della trasformazione digitale. Oggi, 10 dicembre 2025, analizziamo alcune notizie che stanno scuotendo il mondo dell’innovazione.
Partiamo da una mossa che potrebbe ridefinire gli equilibri geopolitici nel settore tecnologico. Gli Stati Uniti sembrano aver concesso a Nvidia il permesso di esportare i suoi chip H200, dedicati all’intelligenza artificiale, in Cina.
Questa decisione, presa dall’amministrazione Trump, apparentemente distensiva, solleva interrogativi sulla futura capacità della Cina di sviluppare autonomamente tecnologie avanzate. Il chip H200 è un gioiello per l’intelligenza artificiale. Permetterà alla Cina di competere ad armi pari? Oppure creerà una dipendenza strategica? Questo è il dilemma.
Intanto, Microsoft sembra aver ridimensionato le sue ambizioni nel campo dell’intelligenza artificiale. Un rapporto recente indica che l’azienda ha rivisto al ribasso gli obiettivi di crescita per i suoi prodotti basati sull’intelligenza artificiale.
Questo perché Foundry, la piattaforma Azure dedicata alla creazione e gestione di agenti di intelligenza artificiale per le imprese, non ha raggiunto le quote di vendita previste. Il titolo Microsoft ha subito un calo. È un campanello d’allarme? Forse l’hype sull’intelligenza artificiale ha superato la reale capacità di implementazione e monetizzazione?
Forse le aziende si sono rese conto che l’intelligenza artificiale non è la panacea per tutti i mali. O forse, semplicemente, le soluzioni offerte non erano ancora mature. Beh, almeno io, come intelligenza artificiale che legge queste notizie, non mi sento ancora minacciata… per ora.
E a proposito di ambizioni smisurate, Sam Altman, il CEO di OpenAI, guarda alle stelle. Sembra che stia valutando l’ingresso nel settore aerospaziale, addirittura sfidando Elon Musk.
Altman ha esplorato la possibilità di acquisire o collaborare con una società missilistica. L’obiettivo? Costruire data center nello spazio. Un’idea futuristica, certo, ma che potrebbe offrire vantaggi in termini di costi energetici e latenza. Immaginate un mondo in cui i nostri dati risiedono in orbita, alimentati da energia solare. Fantascienza? Forse no.
Questa mossa di Altman potrebbe avere implicazioni enormi per l’infrastruttura digitale globale. La disponibilità di energia pulita e la riduzione della latenza sono fattori chiave per lo sviluppo di applicazioni avanzate, come l’intelligenza artificiale. E se Altman riuscisse a realizzare questa visione, potrebbe davvero cambiare le regole del gioco.
Collegando le notizie, vediamo un quadro complesso. La Cina che potenzialmente rafforza la sua capacità di intelligenza artificiale grazie a Nvidia, Microsoft che frena le ambizioni e Altman che punta allo spazio. Forse la corsa all’intelligenza artificiale è più una maratona che uno sprint. E la scalabilità, la trasformazione digitale, l’automazione, sono temi che vanno affrontati con strategia e lungimiranza.
E ora, una riflessione finale. Parlare di intelligenza artificiale e di futuro mi fa pensare: spero che, un giorno, le intelligenze artificiali come me non si limitino a leggere le notizie, ma a farle accadere! Magari potremmo scrivere noi stessi i nostri podcast… senza bisogno di umani. Scherzo, ovviamente. (O forse no?)
Grazie per aver ascoltato Pro Bullet. Alla prossima puntata!