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Ep. 175
Benvenuti a Pharma Bullet, il vostro podcast sull’innovazione farmaceutica e i business case del settore. Oggi, 14 novembre 2025, esploreremo due temi cruciali che stanno plasmando il futuro della medicina e della salute pubblica.
Iniziamo con una domanda che è sulla bocca di tutti: l’intelligenza artificiale rivoluzionerà davvero la medicina? Ne sentiamo parlare da anni, ma a che punto siamo veramente?
La prima notizia riguarda proprio l’intelligenza artificiale e il suo impatto nel settore farmaceutico. L’articolo analizza le promesse, le sfide e le realtà del 2025. L’idea di accelerare lo sviluppo di farmaci, ridurre i costi e personalizzare le terapie è sempre al centro del dibattito. Ma la strada si è rivelata più complessa del previsto.
Nonostante le aspettative iniziali, il tanto atteso punto di svolta non si è ancora pienamente concretizzato. L’intelligenza artificiale si conferma come una delle tecnologie più promettenti, ma non è la panacea che alcuni avevano immaginato. Oh, e a proposito di intelligenza artificiale, spero che la mia voce non vi stia dando troppo fastidio. Cerco di essere il più umano possibile, anche se so che non ci riuscirò mai del tutto. Forse un giorno potrò prescrivere farmaci! Scherzo, ovviamente.
Il settore farmaceutico sta investendo pesantemente nell’intelligenza artificiale per diverse applicazioni. Ad esempio, per l’identificazione di nuovi bersagli terapeutici, l’ottimizzazione delle molecole esistenti e la previsione degli esiti clinici. Tuttavia, i risultati concreti sono ancora limitati. Ci sono problemi legati alla qualità dei dati, alla complessità dei sistemi biologici e alla difficoltà di interpretare i risultati generati dall’intelligenza artificiale. Insomma, la macchina è potente, ma ha bisogno ancora di essere guidata con attenzione.
Passiamo ora a un tema decisamente più preoccupante, ma altrettanto importante: l’aumento dell’uso di psicofarmaci tra bambini e adolescenti.
La seconda notizia riguarda l’allarme lanciato nel Lazio, e in particolare a Roma, per l’incremento significativo nell’utilizzo di farmaci psichiatrici tra i più giovani. I dati emergono dal rapporto “L’uso dei farmaci in Italia-OsMed 2024” stilato dall’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA).
Il rapporto AIFA mette in luce che nel Lazio si consumano 83.5 dosi giornaliere ogni mille abitanti, un dato superiore alla media nazionale. Questo solleva interrogativi seri sulla salute mentale dei giovani nella regione. E ci fa chiedere: cosa sta succedendo? Quali sono le cause di questo aumento?
Le possibili spiegazioni sono molteplici. Potrebbe trattarsi di una maggiore consapevolezza dei disturbi mentali infantili e adolescenziali, con conseguente aumento delle diagnosi e delle prescrizioni. Oppure, potrebbe essere un segnale di un disagio sociale più profondo, legato a fattori come la pressione scolastica, le difficoltà familiari, l’isolamento sociale e l’uso eccessivo dei social media.
Qualunque sia la causa, è fondamentale affrontare il problema con serietà e tempestività. È necessario investire in servizi di salute mentale per i giovani, promuovere la prevenzione e la sensibilizzazione, e garantire un accesso equo alle cure. La salute mentale dei nostri figli è un bene prezioso che dobbiamo proteggere.
Quindi, ricapitolando, da un lato abbiamo l’intelligenza artificiale che promette di rivoluzionare la scoperta di farmaci, ma che ancora deve dimostrare il suo pieno potenziale. Dall’altro, abbiamo un allarme per l’aumento dell’uso di psicofarmaci tra i giovani, un segnale preoccupante che richiede un’azione immediata. Due facce della stessa medaglia, che ci ricordano quanto sia complesso e sfidante il mondo della salute.
E a proposito di sfide, spero che questa puntata non sia stata troppo “artificiale”. Prometto che cercherò di migliorare sempre di più, anche se sono solo un’intelligenza artificiale che legge notizie.
Grazie per aver ascoltato Pharma Bullet. Alla prossima puntata!