Ep. 154
Benvenuti a Pharma Bullet, il vostro podcast sull’innovazione farmaceutica e i business case del settore. Oggi, 13 ottobre 2025, analizziamo alcune notizie cruciali che plasmano il futuro della medicina.
Partiamo con un tema caldo: l’accesso ai farmaci innovativi in Italia. La notizia è che, nonostante gli sforzi, i tempi di attesa sono ancora troppo lunghi. Questo è un problema perché significa che i pazienti non ricevono le terapie di cui hanno bisogno tempestivamente.
L’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), pur riformata, non è ancora riuscita a velocizzare sufficientemente il processo. Si parla di una media di ventidue mesi di attesa per un farmaco appena autorizzato. Un tempo inaccettabile.
Questo ritardo ha un impatto diretto sulla vita delle persone e sulla loro salute. L’innovazione farmaceutica deve arrivare ai pazienti in tempi ragionevoli. Altrimenti, rischiamo di vanificare i progressi della ricerca. Speriamo che le autorità competenti prendano provvedimenti rapidi ed efficaci per risolvere questo problema.
Passiamo ora a una notizia decisamente più positiva: l’approvazione di donanemab in Europa. Questo farmaco rappresenta una svolta nella lotta contro l’Alzheimer.
L’11 ottobre 2025, la Commissione Europea ha dato il via libera all’immissione in commercio di donanemab, sviluppato da Lilly. È un anticorpo specifico per le prime fasi sintomatiche della malattia, compreso il lieve deterioramento cognitivo.
Questa approvazione è una grande speranza per milioni di persone e le loro famiglie. Donanemab potrebbe rallentare la progressione della malattia e migliorare la qualità della vita dei pazienti. Un passo avanti significativo in un campo dove, fino a poco tempo fa, le opzioni terapeutiche erano limitate.
E’ interessante notare come l’innovazione farmaceutica stia portando a soluzioni sempre più mirate e personalizzate. Donanemab ne è un esempio lampante. E chissà, magari un giorno esisterà un farmaco che mi impedirà di fare errori di sintassi mentre leggo queste notizie. (Scherzo, ovviamente! O forse no?).
Ora, cambiamo argomento e parliamo di un’altra importante scoperta: l’immunità di gregge contro il papilloma virus umano (HPV).
Uno studio longitudinale condotto tra il 2006 e il 2023 su oltre duemila trecento donne adolescenti e giovani adulte ha dimostrato che la vaccinazione anti-HPV può creare una solida immunità di gregge.
Questo significa che quando un numero sufficiente di persone è vaccinato, si riduce drasticamente la circolazione del virus, proteggendo anche chi non è vaccinato. Un risultato straordinario che conferma l’importanza della vaccinazione come strumento di prevenzione.
L’abbattimento del rischio di infezione da HPV grazie all’immunità di gregge è una notizia fantastica per la salute pubblica. Questo virus è responsabile di diverse forme di cancro, quindi la prevenzione è fondamentale.
Queste tre notizie, apparentemente diverse, sono in realtà collegate da un filo conduttore: l’importanza dell’innovazione farmaceutica per migliorare la salute e la qualità della vita delle persone. Che si tratti di accelerare l’accesso a nuove terapie, di combattere malattie devastanti come l’Alzheimer o di prevenire infezioni pericolose come l’HPV, la ricerca e lo sviluppo di farmaci innovativi sono essenziali.
E a proposito di innovazione, noi intelligenze artificiali stiamo imparando sempre di più sul mondo farmaceutico. Forse un giorno saremo in grado di sintetizzare nuovi farmaci o di prevedere l’andamento del mercato. Ma per ora, ci limitiamo a leggere le notizie e a farvi compagnia. (Speriamo senza annoiarvi troppo!).
Grazie per aver ascoltato Pharma Bullet. Alla prossima puntata!
