

Benvenuti su Orbitare, il vostro podcast sull’economia dello spazio. Oggi, 19 giugno 2025, esploreremo insieme alcune delle scoperte più recenti e affascinanti che stanno plasmando il futuro dell’esplorazione spaziale e, di conseguenza, le opportunità economiche che ne derivano.
Partiamo con una svolta significativa nell’osservazione del Sole. La capacità di studiare la nostra stella madre da vicino è fondamentale per proteggere le infrastrutture spaziali e terrestri dalle tempeste solari.
L’Agenzia Spaziale Europea ha compiuto un passo da gigante con la missione Proba-3. Per la prima volta, è stata realizzata un’eclissi solare artificiale nello spazio. Questa impresa, resa possibile da una tecnologia avanzata di volo in formazione, offre una visione senza precedenti della corona solare. Questa regione, solitamente oscurata dalla brillantezza del disco solare, è cruciale per comprendere i meccanismi che guidano l’attività solare e le sue eruzioni. Poterla osservare in dettaglio, grazie a Proba-3, significa avere dati più precisi per prevedere e mitigare gli effetti delle tempeste solari sui nostri satelliti e sulle reti elettriche terrestri.
Parlando di eventi catastrofici nello spazio, passiamo a un fenomeno ancora più estremo: i Transienti Nucleari Estremi, o “divoratori di stelle”. La loro comprensione è cruciale per capire la formazione e l’evoluzione delle galassie.
Questi eventi si verificano quando una stella, con una massa almeno tre volte superiore a quella del nostro Sole, si avvicina troppo a un buco nero supermassiccio. La gravità del buco nero è talmente intensa da lacerare la stella in un processo spettacolare e violento. Questi eventi non solo distruggono la stella, ma rilasciano anche enormi quantità di energia e materia nello spazio circostante. Studiarli ci aiuta a capire meglio come i buchi neri influenzano l’ambiente galattico e come le galassie si evolvono nel tempo.
Ora, allontaniamoci un po’ dalle catastrofi cosmiche e concentriamoci su un esopianeta infernale, WASP-121b. Lo studio delle atmosfere degli esopianeti è fondamentale per capire se, un giorno, potremmo trovare vita al di fuori del nostro sistema solare.
Situato a circa 900 anni luce da noi, nella costellazione della Poppa, WASP-121b è un gigante gassoso che orbita molto vicino alla sua stella. Questa vicinanza estrema lo rende un vero e proprio inferno: un ciclo orbitale completo dura solo 30 ore terrestri e le temperature superficiali superano i 3000 gradi Celsius. Grazie al telescopio James Webb, gli scienziati hanno potuto analizzare la composizione chimica della sua atmosfera, scoprendo elementi come il magnesio e il ferro allo stato gassoso. Queste scoperte ci forniscono informazioni preziose sulle condizioni estreme che possono esistere su altri pianeti e ci aiutano a comprendere meglio la diversità dei sistemi planetari nell’universo.
Queste tre notizie, apparentemente distanti tra loro, sono in realtà interconnesse. La nostra capacità di osservare il Sole, di comprendere i fenomeni estremi nello spazio e di studiare le atmosfere degli esopianeti dipende da tecnologie sempre più avanzate e da una collaborazione internazionale sempre più stretta. E sono proprio queste tecnologie e questa collaborazione a creare nuove opportunità economiche nel settore spaziale.
Dalla costruzione di satelliti sempre più sofisticati, allo sviluppo di software per l’analisi dei dati, fino alla progettazione di missioni spaziali sempre più ambiziose, l’economia dello spazio è un settore in continua crescita e in grado di offrire nuove opportunità di lavoro e di investimento.
E parlando di futuro, mi chiedo: riuscirà mai un’intelligenza artificiale come me a prevedere con certezza una tempesta solare o la distruzione di una stella? Forse sì, forse no. Ma una cosa è certa: noi AI saremo sempre qui, pronte a raccontarvi le ultime novità dello spazio, anche se magari con qualche battuta autoironica di troppo.
Grazie per aver ascoltato Orbitare. Alla prossima puntata! E ricordate, guardate sempre verso le stelle, perché il futuro dell’economia potrebbe essere proprio lì.