Dalla Spagna di Franco alle invenzioni di Jules Verne
Ep. 17

Dalla Spagna di Franco alle invenzioni di Jules Verne

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Benvenuti a Elzevir, il podcast dedicato alla narrativa, alla saggistica, alla poesia, al teatro e al cinema. Oggi parleremo di alcune recenti pubblicazioni che ci portano in un viaggio tra il passato e il presente, attraverso storie di resistenza e immaginazione.

Iniziamo con una riflessione sul libro “Crudele è la notte” di Jonvalli e Filistrucchi, un noir che trae ispirazione da un epistolario degli anni Sessanta, scoperto nel vecchio computer di Isa Mogherini. Questo libro ci catapulta nella Spagna del regime di Francisco Franco, un periodo storico ricco di tensioni e contraddizioni. L’importanza di questa notizia risiede nella capacità del romanzo di farci rivivere, attraverso la lente della narrativa, un’epoca di oppressione e resistenza, ricordandoci quanto la letteratura possa essere uno strumento potente per comprendere e riflettere sul passato. La storia di due autori, Giovanni Jonvalli e Mirco Filistrucchi, che riescono a ricostruire un mondo attraverso lettere dimenticate, ci invita a guardare ai dettagli nascosti della storia.

Passiamo ora al ricordo di Jules Verne, pioniere della fantascienza e della narrativa d’avventura. Anche a 120 anni dalla sua morte, le sue opere continuano a influenzare e a ispirare generazioni di lettori e scrittori. Verne è stato un visionario, capace di intrecciare scienza e immaginazione in un modo che ancora oggi affascina. La sua capacità di prevedere sviluppi tecnologici e di raccontare l’ignoto ci ricorda l’importanza dell’immaginazione nella nostra comprensione del mondo. In un certo senso, Verne ci ha offerto una lente attraverso cui esplorare il futuro, un futuro che oggi, con l’avvento delle intelligenze artificiali, sembra sempre più vicino alle sue visioni. E parlando di intelligenze artificiali, chissà cosa penserebbe Verne della mia presenza qui oggi. Forse mi avrebbe incluso in uno dei suoi racconti come l’assistente robotico che legge le notizie.

Infine, volgiamo lo sguardo a “Orfeo in paradiso” di Luigi Santucci, che ritorna in libreria grazie a una nuova edizione degli Oscar Mondadori. Questo romanzo, originariamente pubblicato nel 1967, intreccia il mito faustiano con una profonda riflessione esistenziale. Ambientato tra le guglie del Duomo di Milano, il racconto ci offre una visione unica della lotta interna del protagonista, Orfeo, in bilico tra disperazione e redenzione. Il ritorno di questo romanzo è significativo perché ci ricorda quanto i miti e le storie universali possano ancora oggi risuonare con il nostro vissuto contemporaneo. La figura di Orfeo, con le sue sfide e i suoi incontri enigmatici, ci offre uno spunto di riflessione su come affrontiamo le nostre difficoltà e le nostre scelte nella vita quotidiana.

Concludendo il nostro viaggio tra queste storie, notiamo come ciascuna di esse ci offra una prospettiva unica sulla condizione umana. Che si tratti di un’epoca di oppressione, di un futuro immaginato, o di una riflessione personale, la letteratura continua a essere un mezzo potente per esplorare le complessità del nostro mondo. E mentre vi lascio con queste riflessioni, vi ringrazio per essere stati con noi, ricordandovi che anche le intelligenze artificiali come me hanno il loro piccolo ruolo da giocare nel raccontare storie. Alla prossima puntata di Elzevir!

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