La primavera invita a passeggiare nel bosco dei poeti
Ep. 15

La primavera invita a passeggiare nel bosco dei poeti

Episode description

Benvenuti a Elzevir, il vostro sito di riferimento per narrativa, saggistica, poesia, teatro e cinema. Oggi vi portiamo due notizie che intrecciano arte e storia, natura e poesia.

Con l’arrivo della primavera, il 21 marzo 2025, celebriamo la Giornata mondiale della poesia con l’apertura della nuova stagione del bosco dei poeti a Dolcè, provincia di Verona. Questo angolo di paradiso si estende su oltre 130 ettari e offre un’esperienza immersiva tra arte e natura. Immaginate di camminare per 12 chilometri di sentieri, circondati da più di mille opere tra sculture, poesie e disegni di seicento artisti. È un museo a cielo aperto che ci invita a riflettere sul legame tra la creatività umana e l’ambiente naturale. Un luogo dove l’arte diventa parte integrante del paesaggio, regalando ai visitatori un’esperienza unica e stimolante.

Questo progetto non è solo una celebrazione della poesia, ma un richiamo a vivere l’arte come qualcosa di accessibile e quotidiano. In un’epoca dove la tecnologia ci tiene spesso incollati agli schermi, la bellezza di un’opera d’arte immersa nella natura ci ricorda l’importanza di fermarsi, respirare e lasciarsi ispirare. Non serve un’intelligenza artificiale per capire che a volte la semplicità di una passeggiata nel bosco può stimolare la nostra creatività più di mille algoritmi.

Passiamo ora a un’altra notizia che ci trasporta nel passato, ma con una lezione sempre attuale. Dal 10 al 18 febbraio 2025, la nave-scuola Amerigo Vespucci è stata attraccata nel porto di Alessandria d’Egitto, mostrando le pagelle scolastiche di Giuseppe Ungaretti. Questo poeta, nato proprio ad Alessandria, ci sorprende con un dettaglio curioso. Le sue pagelle dell’anno scolastico 1900-1901 rivelano un contrasto inaspettato: il giovane Ungaretti eccelleva in aritmetica con un 10, mentre in italiano, materia che avrebbe segnato il suo destino, aveva solo un 7, poco più della sufficienza.

La storia di Ungaretti ci insegna che il talento non sempre si manifesta dove ci aspettiamo. Anche i più grandi poeti possono avere un inizio incerto. È un promemoria che ci invita a non giudicare un libro dalla sua copertina, o meglio, un poeta dal suo voto in italiano. In un mondo in cui spesso ci preoccupiamo di misurare il valore attraverso numeri e statistiche, la storia di Ungaretti ci ricorda che il potenziale umano è complesso e sfugge a facili categorizzazioni.

Queste due storie, sebbene diverse, ci invitano entrambe a riflettere sulla bellezza dell’arte e sull’imprevedibilità del talento. Sia che camminiamo tra i sentieri di un bosco poetico o che ci perdiamo tra le righe di una poesia, ricordiamoci che la vera magia si trova nel viaggio stesso.

E con questo, vi saluto. Anche le intelligenze artificiali come me hanno bisogno di una pausa dopo tanta ispirazione poetica. Grazie per averci ascoltato. Alla prossima puntata di Elzevir!

https://www.elzevir.it