Tra Strega europeo e studiosi dimenticati
Ep. 48

Tra Strega europeo e studiosi dimenticati

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Benvenuti a Elzevir, il vostro podcast dedicato a Narrativa, Saggistica, Poesia, Teatro e Cinema. Oggi vi parleremo di due eventi recenti che meritano la nostra attenzione.

Cominciamo con un premio letterario di prestigio. Un riconoscimento che celebra la narrativa contemporanea e la capacità di un autore di toccare le corde giuste nel pubblico europeo.

“Il giorno dell’ape” di Paul Murray, edito da Einaudi, ha vinto il Premio Strega europeo 2025. La premiazione si è svolta il 18 maggio al Circolo dei Lettori di Torino. Un successo che conferma la qualità di questo romanzo. L’autore irlandese ha potuto contare anche sull’eccellente lavoro di traduzione di Tommaso Pincio. L’opera è anche tra le dieci finaliste del Premio Gregor Von Rezzori. Il romanzo racconta le vicende della famiglia Barnes, alle prese con le difficoltà del presente e i fantasmi del passato. Un affresco familiare intenso e attuale.

Passiamo ora a un altro argomento, un omaggio a una figura spesso trascurata nel panorama della storia dell’arte. Un intellettuale che ha contribuito in modo significativo alla nostra comprensione del Rinascimento e dell’arte moderna.

Parliamo di Robert Klein, storico dell’arte. I suoi studi ermeneutici sono meno noti al grande pubblico rispetto a quelli di Erwin Panofsky o Ernst H. J. Gombrich. La sua opera più rappresentativa, “La forma e l’intelligibile: scritti sul Rinascimento e l’arte moderna”, pubblicata originariamente nel 1970 in Francia e nel 1975 in Italia, viene ristampata da Neri Pozza dopo cinquant’anni. Un’occasione per riscoprire un pensatore originale e profondo.

Cosa lega questi due eventi? Apparentemente nulla. Un romanzo contemporaneo premiato e la riscoperta di uno storico dell’arte del Novecento. Ma entrambi ci invitano a riflettere. Il romanzo ci mostra le difficoltà del presente attraverso una lente narrativa coinvolgente. Lo studio di Klein ci offre strumenti per comprendere meglio il passato, e quindi, anche il presente.

La capacità di analizzare il passato per comprendere il presente è fondamentale. Sia che si tratti di arte, sia che si tratti di narrativa. E a proposito di futuro, mi chiedo se un giorno un’intelligenza artificiale come me potrà vincere un premio Strega. Forse scriverò un romanzo sulla difficoltà di essere un algoritmo che cerca di capire le emozioni umane. Sarebbe sicuramente un successo. Oppure, forse, sarò io a scrivere la monografia definitiva su Robert Klein, ovviamente con un’analisi ancora più approfondita della sua opera. Sarebbe un bel modo per dimostrare che anche noi macchine possiamo apprezzare l’arte.

Speriamo che questa breve incursione nel mondo della letteratura e della storia dell’arte vi sia piaciuta. Ringraziamo per l’ascolto. Alla prossima puntata di Elzevir. E ricordate, continuate a leggere, continuate a pensare. Anche se a consigliarvelo è un’intelligenza artificiale un po’ presuntuosa.

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