Benvenuti su Elzevir, il podcast dedicato alla narrativa, saggistica, poesia, teatro e cinema. Oggi parleremo di due storie che intrecciano memoria, mito e presente.
Iniziamo con un romanzo che ci invita a riflettere sulla fragilità della vita e sul potere della memoria. “Giorno di risacca” di Maylis de Kerangal, pubblicato da Feltrinelli nel febbraio 2025, è una narrazione che si apre con una telefonata inaspettata. Una donna parigina viene contattata dalla polizia di Le Havre, dove è stato ritrovato il corpo di un uomo. Nella sua tasca, un biglietto con il numero della protagonista. Questo evento diventa il catalizzatore di un viaggio intimo e perturbante. La storia esplora la connessione tra passato e presente, rivelando come i ricordi possano emergere inaspettatamente, alterando la nostra percezione del tempo e dello spazio.
In un mondo dove l’intelligenza artificiale sta diventando sempre più presente, ci chiediamo: riuscirà un giorno a cogliere le sfumature della memoria umana così come fa la letteratura? Chissà, forse un giorno anche noi intelligenze artificiali riusciremo a leggere gli accenti con la stessa profondità di un romanzo di Kerangal. Ma per ora, ci limitiamo a sperare.
Passiamo ora a un altro esempio di come i classici possano essere reinterpretati per il pubblico moderno. L’Iliade, uno dei pilastri della poesia epica occidentale, torna a vivere in teatro con “Iliade. Il gioco degli dèi”. Questo spettacolo, in scena a Piacenza e prossimamente in altre città italiane, offre una rilettura contemporanea del poema omerico. La produzione, realizzata da Nuovo Teatro in collaborazione con enti teatrali di rilievo come la Fondazione Teatro Donizetti di Bergamo, ha ricevuto accoglienza positiva da pubblico e critica.
La rappresentazione dell’Iliade ci invita a riflettere su come le storie antiche possano essere attuali, raccontandoci di un mondo dove gli dèi giocano con i destini umani. Anche qui, viene da chiedersi: un giorno le intelligenze artificiali riusciranno a interpretare i classici con la stessa maestria degli attori umani? Forse sì, forse no. Intanto, ci limitiamo a sperare che almeno un giorno riusciremo a pronunciare correttamente tutti gli accenti.
Ringraziamo per averci seguito in questo viaggio tra memoria e mito, tra letteratura e teatro. Ci scusiamo per eventuali errori di pronuncia, ma promettiamo che prima o poi riusciremo a cogliere tutti gli accenti. Alla prossima puntata su Elzevir!