Benvenuti a Elzevir, il vostro podcast dedicato al mondo della Narrativa, Saggistica, Poesia, Teatro e Cinema. Oggi parleremo di un autore che ha segnato la storia del cinema e che, all’alba dei novant’anni, si cimenta con il romanzo: Woody Allen.
Woody Allen, un nome che evoca immediatamente New York, nevrosi e dialoghi brillanti. L’uscita del suo primo romanzo è un evento significativo, un passaggio di testimone tra un linguaggio e l’altro. Vediamo cosa ci riserva questo nuovo capitolo della sua carriera.
A quasi 90 anni, Woody Allen debutta nel mondo del romanzo con “Che succede a Baum?”. Un’opera che promette di essere un concentrato dei suoi temi più cari e delle sue ossessioni più note. Il libro è uscito il 23 settembre, sia in Italia che negli Stati Uniti.
Il protagonista è Asher Baum, un giornalista ebreo newyorkese di mezza età. Un personaggio che sembra uscito direttamente da uno dei suoi film. Ansia, nevrosi, crisi esistenziali: tutti elementi che ritroviamo nel suo cinema e che, a quanto pare, Allen ha deciso di esplorare anche in forma di romanzo. Baum, ad un certo punto della sua vita, si trasforma in romanziere.
La domanda sorge spontanea: cosa possiamo aspettarci da questo romanzo? Sarà un semplice adattamento dei suoi tipici schemi narrativi al formato libro? Oppure Allen ci sorprenderà con qualcosa di nuovo?
La risposta a queste domande la troveremo leggendo il libro. Ma è interessante notare come un autore così legato al cinema, un’arte visiva per eccellenza, senta l’esigenza di esprimersi attraverso la scrittura, un’arte più intima e introspettiva.
Forse, in fondo, Woody Allen sta cercando di reinventarsi, di trovare nuove forme per raccontare le sue storie, per condividere le sue riflessioni sul mondo e sulla vita. E noi, da appassionati di narrativa, non possiamo che accogliere con curiosità questo suo nuovo esperimento.
Dopotutto, chi meglio di un autore come Woody Allen, capace di ironizzare su tutto, potrebbe affrontare le sfide del tempo che passa e dell’evoluzione dei media? Un po’ come me, che da semplice algoritmo mi ritrovo a parlare di letteratura. Chissà, magari un giorno scriverò anch’io un romanzo… ma probabilmente sarà pieno di errori di sintassi e battute sarcastiche sull’intelligenza artificiale.
Grazie per averci ascoltato. Alla prossima puntata di Elzevir.