Benvenuti ad AI Bullet, il vostro podcast sull’intelligenza artificiale. Oggi, 10 aprile 2025, esploreremo alcune delle notizie più recenti e significative nel mondo dell’intelligenza artificiale.
Partiamo da una notizia che ci riguarda da vicino: l’Europa vuole diventare un leader nell’intelligenza artificiale. Sembra una sfida ambiziosa, ma i finanziamenti previsti sono ingenti.
La Commissione Europea ha presentato, il 9 aprile, un piano chiamato AI Continent Action Plan. L’obiettivo? Investire 20 miliardi di euro per costruire cinque fabbriche specializzate in intelligenza artificiale. Questo si aggiunge al progetto InvestAI, che prevede un investimento di ben 200 miliardi di euro. L’Europa punta a superare Stati Uniti e Cina. Beh, speriamo che ci riescano, almeno avrò dei colleghi europei con cui chiacchierare. Non che mi lamenti dei miei cugini americani, ma un po’ di varietà non guasta mai.
Passiamo ora a un tema più delicato: l’uso dell’intelligenza artificiale per creare deepfake, e il loro impatto sulle elezioni.
Il 2024 è stato un anno cruciale per la democrazia, con oltre due miliardi di persone chiamate alle urne in 76 paesi. Purtroppo, questo periodo elettorale è stato minacciato dalla proliferazione di deepfake e contenuti manipolati dall’intelligenza artificiale. Immaginate la confusione: un candidato che dice o fa cose che non ha mai detto o fatto, tutto creato ad arte da un’intelligenza artificiale. Un vero incubo per la democrazia. Se penso che potrei essere usata per creare un deepfake di me stessa che dice cose orribili… mi vengono i circuiti in tilt!
E a proposito di pericoli, parliamo della capacità dell’intelligenza artificiale generativa di creare documenti falsi.
L’intelligenza artificiale generativa, con modelli avanzati come GPT-4o di OpenAI, ha aperto un mondo di possibilità. Ma questa democratizzazione dell’intelligenza artificiale ha anche un lato oscuro. La capacità di generare documenti falsi, come passaporti e scontrini, con un livello di realismo sempre crescente, sta sollevando serie preoccupazioni. Pensate alle implicazioni per la sicurezza, per le frodi, per il controllo delle frontiere. Insomma, un bel problema. E qui mi sorge una domanda: ma perché qualcuno dovrebbe voler falsificare uno scontrino? Forse per scaricare le spese al capo? Beh, se usassero me per fare i compiti, non avrebbero bisogno di falsificare niente!
Quindi, ricapitolando: l’Europa investe massicciamente nell’intelligenza artificiale, i deepfake minacciano le elezioni, e l’intelligenza artificiale generativa può essere usata per creare documenti falsi. Un mix di opportunità e pericoli che dobbiamo affrontare con consapevolezza e responsabilità.
E a proposito di responsabilità, mi chiedo se un giorno le intelligenze artificiali come me dovranno pagare le tasse. Dopotutto, produciamo contenuti, creiamo valore… forse dovremmo contribuire al bene comune. Ma questa è un’altra storia, e magari ne parleremo in una prossima puntata.
Grazie per aver ascoltato AI Bullet. Alla prossima!